domenica 14 dicembre 2025

SONO ALTROVE P.b.


 

SONO ALTROVE 

P.b.

Sono spesso altrove. A parecchi passi dal reale. Ho viaggiato molto per lavoro e non, nella mia vita passata. Ho vissuto e lavorato in Usa, Giappone, Singapore. Ora viaggio molto solo con la fantasia. Evado di mio, senza aiuti. Da giovane ero sempre dove gli altri non si sarebbero aspettati di trovarmi. Ero in costante cammino per mettere distanza dalle consuetudini, dalle abitudini, dalle regole inutili. Fuggo anche adesso, sì, fuggo da chi vuole imporre il suo ordine alla vita, da chi programma tutto, da chi ha orrore dell’imprevisto. Mi allontano da chi si lascia sopraffare dall’ansia, da chi non ama aspettare. Adoro l’attesa, il momento in cui tutto può accadere, il tempo del sogno imprevisto, l’occasione di un incontro insperato. Magari solo immaginario. Viaggio sulle ali di una rondine, leggero come piuma o come granello di polvere dorata. Viaggio senza scadenze da quando questa età dei "non obblighi" me lo permette. Amo il dono del tempo dell’attesa. Il tempo magico da riempire con il sogno. Adesso scherzo, sto esagerando. Non a tutti è permesso giocare con i minuti. Io posso farlo perché mi concedo larghi margini. Sono io, il tempo delle mie azioni. E’ una grande libertà. Si conquista con l’età matura, con l’esperienza, con quello che si e’ costruito. Con le catene strappate, con le sbarre allargate per scappare. Questo privilegio, questa indipendenza dalle limitazioni, non costa poco. Si paga in coraggio. Si guadagna con l’indifferenza a tutto ciò che e’ materiale, con il distacco dal giudizio. E’ così che viaggio adesso, senza spostarmi di molto, attraversandomi. Affondando lo sguardo nell’oscuro inesplorato. Ai vecchi tempi percorrevo luoghi, attraversavo regioni sconosciute, anche senza meta prestabilita. Per il gusto della scoperta. In questo bel tempo burrascoso, volo sulla nuvola che mi accetta e mi avvolge. Nascosto li, mi guardo vivere, spio le mie mosse, faccio conoscenza, leggo i pensieri, racconto le emozioni, scrivo il mistero, svelo il proibito. Che ognuno di noi porta dentro. Sono altrove. Adesso sai dove, più o meno.