PER CERCARE DI CAPIRE, UCCIDERE IL BUON SENSO
Aharon Appelfeld "Badenheim 1939": "Una locomotiva, una locomotiva che trainava quattro laidi vagoni merci, spuntò dalle colline e si fermò in stazione, Così repentina fu quell’apparizione che parve essere sbucata fuori da un pozzo. ‘Dentro!’ ordinarono delle voci. La gente si disperse all’interno. Tutti s'aprirono in un attimo come chicchi di grano dentro un imbuto. Tuttavia. il dottor Pappenheim ebbe ancora modo di pronunciare la seguente frase:: “Se i vagoni sono così sporchi, significa che non si andrà lontano”."
Allora come adesso... Uccidere il buonsenso per poter capire?.... C'è un dialogo a metà libro che racchiude il senso frustrante degli eventi allora come adesso : «E allora perché tutto questo spostamento?» «Cause di forza maggiore» il suo compagno trovò modo di dire. «Che io possa crepare, ma non capisco. Il mio buon senso non capisce.» «E allora uccidi il tuo buon senso e comincerai a capire.»
Ecco, per capire un dramma così inumano sarebbe quello di uccidere il buonsenso, per evitare che il cercare di comprendere si scontri contro un muro invalicabile.
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«TERRIBILE DILEMMA».
Aharon Appelfeld descrive una guerra che sembra non avere fine e i dilemmi che solleva: «Questa gente continua a sparare razzi contro di noi. Combatterli sul terreno per Israele significa una battaglia casa per casa, sarà un confronto brutale e questo diventa un vero problema. Risolvere il problema significa che dobbiamo essere molto crudeli e questo moralmente non è facile da fare. È possibile che ci siano molti morti, da entrambe le parti. Ma che cosa fare contro terroristi che hanno una città sotterranea? È un terribile dilemma». Riprendo a leggere il suo "Il ragazzo che voleva dormire" e “Mi trovai a quel bivio fra ciò che era stato e ciò che il futuro mi riservava...."