sabato 4 giugno 2016

QUELLI CHE: NON FA PIÙ RIDERE 

Severina Alberti Benigni, come altri comici. esiste perché fa performance legate comunque ad un potere, quello della comunicazione, e non per testimoniare dove sia il fondamento etico della vita associata...
ridiamo pure con lui e con altri comici e poi, secondo me cerchiamo le ragioni per rispondere al referendum in modo autonomo e indipendente...
Adria Bartolich Beh dopo avere rotto l'anima per anni con " la nostra è la Costituzione più bella del mondo e tutti ce la invidiano" chiedersi a questo punto perchè vada cambiata è il minimo. La risposta è ovvia: perchè lo fa il Partito. E' proprio un vecchio comunista.
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Severina Alberti Adria Bartolich hai letto la lista degli intellettuali che si schierano per il sì? fra di loro c'è pure un filosofo come Galimberti o Cacciari o... ecc...
Si sa che in un paese conformista come il nostro anche gli intellettuali subiscono lo stesso con...Altro...
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Adria Bartolich Il problema non è come si schierano gli uni o gli altri, questi sono fatto loro se hanno la dignità di stare in un percorso coerente. Ci può essere qualcuno convinto che si debba cambiare e ci può essere qualcuno che sia convinto che quella che c'è sia meravigliosa. Poi ci può essere qualcuno convinto che la si debba cambiare ma pensa, al contempo, che la riforma proposta sia una porcata (io ad esempio). Lui pensava fino a qualche giorno fa che fosse una meraviglia, adesso dice che anche se è meravigliosa si può cambiare. Non ne farei un problema di egemonia (vediamo se passa, prima) ne farei un problema di fede: si fa quello che dice il partito. Cosa che io disprezzo sommamente. Anche tra i comunisti qualcuno di meno allineato c'è stato. E che cacchio!
Severina Alberti Sì, mah ... negli anni passati nessuno ha cambiato con una 'non porcata'...
Io non sono mai stata per Berlusconi, ma l'antiberlusconismo è stato la vera linfa del potere berlusconiano...
Non mi piace Renzi, ma mi piace ancor meno questo schieramento pr...Altro...
Paolo Bolzani Io continuo a riflettere sulle ragioni del no. Invece di lanciare slogan tipo" è una porcata" preferisco ragionare sulla debolezza degli argomenti dei contrari alla riforma del Senato. Non vedo, scusate, una «democrazia autoritaria» alle porte. Preferisco vedere che il governo sarà un po’ più forte, un po’ più stabile ed efficiente. Preferisco considerare che continuerà ad essere bilanciato da contropoteri che continuano ad esistere e nessuno ha cancellato. Preferisco considerare una buona cosa il superamento del bicameralismo paritetico, e la revisione della riforma del titolo V che spostò dal governo centrale alle Regioni poteri e competenze che non avrebbero mai dovuto prendere quella strada e che mise i governi nella impossibilità di attuare politiche nazionali in alcuni ambiti cruciali. Preferisco discutere, senza drammatizzare, su difetti che alcuni richiamano con riferimento alla composizione del Senato e ad alcune delle previste competenze. Preferisco parlare di difetti della riforma, pensando però che questo è inevitabile , perchè risultato di mediazioni parlamentari. Non sono per quelli che dicono "porcata". Scusate. Poi mancano quattro mesi e bisogna ragionare e ragionare.

Adria Bartolich Camera dei deputati con compiti legislativi e senato delle regioni con poteri limitati, riforma del titolo V che accentra nuovamente. A cosa serve il Senato delle regioni con un potere limitato e un maggiore accentramento? Mah legge elettorale che assegna un esorbitante premio di maggioranza a chi avrà il 40% dei voti (speriamo che non sia Grillo a questo punto ma il richio c'è) oppure balotaggio al secondo turno con premio di maggioranza sempre esorbitante. Sistema elettorale proporzionale ( perchè non è maggioritario, il maggioritario ha i collegi non le liste) con premio di maggioranza e metà delle liste bloccate con candidati scelti da partiti che non esistono, quindi dal ristretto gruppo di potere dei comitati elettorali che si fingono di essere partiti. Lo confermo,E' una vera porcata. E non drammatizzo altrimenti direi che questa "riforma " è un vero rischio per il sistema democratico. Sulla storia che uno entra in un partito e ubbidisce non dico nulla più di questo: se un partito non ha una vita democratica interna non è un partito. E' un gruppo di potere. Poi ognuno è libero di fare quello che vuole, secondo me la minoranza interna al PD ha un unico grande difetto. Non fa lascelta coerente di andarsene.

Severina Alberti Adria Bartolich ... sulla storia che...intendevo dire che un partito deve dare le direttive... non ho detto il 'direttorio del partito' e non ho parlato di centri di potere... Mi riferivo all'esempio che hai fatto tu della sudditanza nel vecchio PC, tutto lì...
Ho parlato anche di Grillo che viene visto come un duce. Non condivido quello che si mostra all'esterno del movimento, ma non dimentichiamoci che è un partito ancora in formazione... per forza al suo interno deve essere un po' rigido, ma le cose stanno già prendendo un andamento diverso. Il partito, secondo me diventa un gruppo di potere se è l'UNICO. Da noi i partiti sono diversi... tre hanno uguale forza, quindi non dovrebbe succedere nulla a scapito della democrazia. Il palazzo è una cosa, ma la vita politica la si vive fuori e tutti sono liberi di partecipare... e di cambiare quello che succede dentro il palazzo.

Severina Alberti Cmq non ho ancora deciso e seguo ogni conversazione con interesse.

Adria Bartolich La Mekel governa dal 2005 pur non avendo ora la CDU la maggioranza ( sistema elettorale proporzionale, bicameralismo imperfetto , senato federale con ampi poteri) , la durata media dei governi inglesi è due legislature (sistema maggioritario con coll...Altro...

Paolo Bolzani PER ESSERE CONTRO IL NO BASTA LEGGERE ZAGREBELSKY ....riassumo il pensiero del grande Zagrebelsky: "....molti antidemocratici hanno cercato di cambiare la Costituzione (Pacciardi, Sogno, Borghese, Gelli…);....l’Europa è favorevole a queste riforme sostanzialmente perché ha bisogno di paesi asserviti ai suoi diktat ultra-liberisti;....la pretesa “governabilità” è in realtà sudditanza; servirebbe invece “governo” attuatore di partecipazione non passiva e non demagogica;...la riforma è stata approvata da un governo illegittimo eletto con legge incostituzionale;....la riforma è stata voluta da un esecutivo arrogante e dal suo vero capo, il Presidente della repubblica [Napolitano] con forzature, trasformismi, voti di fiducia e mala politica;....solo i golpisti sudamericani cambiano la Costituzione […];....l’attuale riforma non può paragonarsi a quella del 1962 di De Gaulle in Francia;...il referendum confermativo si trasformerà in plebiscito sull’operato del governo, che utilizzerà la sua posizione oggettivamente di potere e una stampa allineata;....la riforma è essenzialmente incostituzionale e di segno oligarchico;...la critica al bicameralismo realizzata in questo modo non è patrimonio della sinistra;...la riforma va in direzione del consolidamento di gruppi di potere coagulato negli organi esecutivi;....il problema riguarda le persone: la migliore Costituzione funzionerà malissimo in mano a politici indegni e corrotti;...abolizione del Cnel e riduzione del numero di parlamentari sono specchietti per le allodole sull’onda di presunti risparmi economici (perseguibili in altri migliori modi) atti a confondere il quesito referendario;....ci sono pasticci nelle attribuzioni delle funzioni al Senato che creeranno conflitti e depongo a sfavore della capacità tecnica con la quale si è realizzata la riforma nel suo complesso. In tale confusione si cela il maggior potere dello Stato sulle Regioni e, nello Stato, a favore dell’esecutivo a danno dei cittadini;..infine è sciocco (dice lui Zagrebelsky) indicare la convergenza di opinioni, su questo tema, fra Brunetta e Zagrebelsky." Fino a qui ho riassunto il pensiero zagrebelkyano, che non condivido per niente.
Paolo Bolzani Dico che non sono d'accordo con chi sostiene che la riforma è illegittima e incostituzionale, che provoca danni e sbilanciamenti a favore dell’esecutivo, che trasforma il nostro ordinamento in un’oligarchia espropriando Parlamento e popolo della possibilità di partecipare democraticamente.
Adria Bartolich infatti è sciocco indicare le convergenze di opinione, la riforma non è illegittima. E' brutta, è fatta a maggioranza con voto di fiducia ( mai visto niente del genere!!!!) mentre è vero che provoca sbilanciamenti ( soprattutto con l'abbinamento alla legge elettorale) e trasforma il nostro ordinamento in un oligarchia. Inoltre è centralista e io sono una federalista convinta. E' un gigantesco pasticcio all'italiana. Io voterò no. E non mi interessa in che compagnia sarò. Non sono contraria ai cambiamenti ma i cambiamenti peggiorativi non mi interessano.
Paolo Bolzani Rafforzare l'esecutivo è buona cosa. Abbiamo bisogno di governi che governino e poi vadano a casa se hanno fatto male. Il federalismo è fallito. Condivido che è pasticciata, ma condivido la direzione di marcia. Che sia stata approvata con voti di fiducia è un argomento che viaggia nel mondo del dover essere. Ma la politica è realtà del possibile.
Adria Bartolich perchè non era federalismo, era solo una maggiore distribuzione di risorse e facoltà impositiva, il federalismo funziona se c'è sussidiarietà, non sovrapposizione .D'altra parte non l'ho nemmeno votata litigando anche con Mussi allora capogruppo alla Camera,e la ragione principale fu la scelta di farla a maggioranza. per cui non mi sento responsabile di quello scempio. Certo abbiamo bisogno di governi che governino...ma anche che prima o poi possano andare a casa, non sarà facile con premi di maggioranza del 25% ( soprattutto se consideriamo che i grandi partiti di questo paese ormai sono intorno al 30%). Sono preoccupatissima.
Paolo Bolzani Poi non capisco tutto questo allarme sulla legge elettorale. Abbiamo dimenticato gli anni di critiche alle maggioranze raccogliticce come quella che fece vincere le sinistre nel 2006 e portò al governo Prodi II, con ministri di 11 o 12 partiti diversi. Dicevamo mai più coalizioni buone per vincere ma pessime per governare. La riforma elettorale è uno dei modi per evitare questo. Certo poteva essere fatta diversamente. Il quorum del 40% non mi sembra poco nello spezzettamento multipolare italiano. Inoltre con un secondo turno di ballottaggio, al quale tutti gli elettori partecipano, il governo avrà il consenso della metà piu uno. Sul “potere a un solo partito”, non vedo differenze con molte democrazie parlamentari, a partire da quella inglese. Evviva, altro che pericolo! Contrappesi ce ne sono come prima: decisioni e norme europee, ruolo della Corte costituzionale, ruolo della magistratura, informazione, associazionismo, pluralismo istituzionale con Comuni vivissimi e Regioni. Rischi autoritari? Boh