lunedì 17 agosto 2015



Vogliamo parlare del disastro di Obama in Libia? 

Vi faccio vedere io come si fa in Libia, altro che i disastri di Bush in Afganistan e Iraq, diceva Obama. Il Washington Post del 5 agosto ha pubblicato una ricostruzione del fallimento dei piani di Obama  in Libia dopo la morte di Gheddafi (2011).  La giornalista Missy Ryan ricorda che il presidente Barack Obama aveva scelto proprio la Libia come una “priorità personale” per mostrare la capacità (sua e) dell’America di ricostruire un paese dopo un intervento militare – e quindi per marcare la differenza con le due guerre volute dal predecessore George W. Bush in Iraq e in Afghanistan. La Libia doveva essere un caso modello: prima intervento militare leggero, soltanto con aerei e logistica (il cosiddetto “leading from behind”), poi stabilizzazione del paese, a partire dall’economia e dalla politica. Purtroppo su Obama incombe una grande maledizione. Vediamo il fallimento dei tentativi di Obama di creare alleati locali, di crearsi amici nei paesi arabi. Nascono accordi  storti che finiscono male. Tutto finisce in delusione reciproca combinata con irrilevanza e disastro finale.