sabato 3 maggio 2014

POLITICA E RESPONSABILIZZAZIONE

Oggi la politica in Italia produce finzione e spettacolo attraverso la narrazione di una non-realta'. Tutto in funzione del consenso.  E' questa la vera degenerazione della politica, riflesso di quella della societa'. Oggi l'agire politico non e' quasi mai basato sulla responsabilizzazione, che vuol dire aver proceduto con una analisi della realta' e nell'aver definito obiettivi e programmi  che si ritengono rispondenti all'interesse comune, avendone valutato costi-benefici. Oggi i partiti, da organizzazioni di massa, radicati nella vita e nella storia del Paese, sono diventati pura macchina di consenso con personalita' politiche che si caratterizzano piu'  per il presenzialismo sui mezzi di comunicazione che sulla capacita' di analisi e proposta. Le voci dell'antiberlusconismo servono anche a nascondere questa degenerazione della politica, di cui Berlusconi e' un prodotto non certo la causa. Questa degenerazione e' in atto da tempo, ed e' radicata nella Societa', nei suoi blocchi economico-politici, che sono funzionali alla competizione  per ottenere vantaggi sul mercato politico, negli apparati burocratici con il loro immobilismo e auto-referenzialita', nella finanza, nelle organizzazioni sindacali di imprese e lavoratori. Di fronte a queste forze l'agire politico appare sempre piu' incapace a governare processi e cambiamenti nell'interesse generale. Per questo l'impotenza produce l'annuncio, la promessa per generare consenso, manipolando l'opinione pubblica. Lo spettacolo della politica ha sostituito la realta'. Su questo si innesta la demagogia del  populismo il nuovo mito della simbiosi fra il politico e il rappresentato, il richiamo a "lo vuole il mio popolo", "chiediamo alla base". L'azione politica come produzione di consenso, niente fuori di esso.