venerdì 2 maggio 2014

"UN UOMO SOLO AL COMANDO" 

E anche De Rita si unisce al coro di Craxi/Berlusconi/Renzi. Che tristezza questi intellettuali che usano la loro "autorevolezza" per propinare slogan a noi grulli. 
"Renzi è l'ultimo anello di una catena cominciata con Craxi e proseguita con Berlusconi. Bisogna pensare alla vecchia piramide sociale in cui c'era un corpo intermedio, appunto l'amministrazione. Craxi per primo cambiò tutto e disse, non lo dimenticherò mai: per uscire dalla mediazione democristiana ci vuole decisionismo, bisogna verticalizzare il potere. Lo stesso discorso che ha fatto Berlusconi per vent'anni. Adesso tocca a Renzi. Al posto della piramide da diverso tempo, non solo da oggi, c'è una colonna. E sulla colonna c'è l'uomo solo al comando di turno"(Giuseppe De Rita) 
"Un uomo solo al comando"??? ..." vecchia piramide sociale in cui c'era il corpo intermedio"? in Italia il corpo intermedio e' una burocrazia quasi sempre inefficiente, immobile, nonche' un Parlamento che gira quasi sempre a vuoto quando si tratta di riformare come e' stato fatto in altri paesi europei. Craxi e Berlusconi sono stati fatti fuori perche' volevano cambiare. E i "corpi intermedi" sono  riusciti a bloccare il cambiamento. Quante volte De Rita ha descritto i vizi del nostro amato paese...egli e' anche l'arcitaliano che storce il nasino su cio' che si potrebbe fare, ma non cosi', non questo, non adesso, non da Lui. 
Certo i problemi sono complessi, tanto complessi che noi tutti in Italia siamo solo capaci di avvitarci su noi stessi. Allora o speriamo nello stellone oppure nello straniero...da sempre. Quando qualcuno si presenta e cerca di forzare il cambiamento, la nostra abilita' suprema e' di impallinarlo prima ancora che produca qualcosa...e gli "intellettuali" per primi dall'alto della loro privilegiata posizione sono sempre in prima linea. Anche, apprezzando gli altri paesi , come fa Gian Enrico Rusconi su Repubblica, che dice che in fatto di democrazia quella tedesca e' un modello per l'Europa, per dire poche righe dopo che peccato che in Germania non ci sia vera opposizione alla Merkel. Il Professore che apprezza la democrazia tedesca, ma poi storce, anche lui, il nasino sulla mancanza di opposizione?. Questi sono i nostri migliori intellettuali