mercoledì 10 febbraio 2016

IL SENSO DELLA VITA 

Gianfranco Giudice
8 febbraio 2016 
IL SENSO DI QUESTA VITA E DINTORNI.
"Parlare di verità in campo morale è pretenzioso in un’epoca come quella attuale in cui l’unica verità sembra essere che non ci sia alcuna verità. Eppure personalmente sono estremamente convinto di una cosa, ed io credo sia una verità. Sono convinto che la vita umana trovi un senso solo se riconosciuta da un’altra vita umana, perché il riconoscimento di un' esistenza da parte di un'altra esistenza è la rete di senso di questa vita. Lacerata questa rete resta solo un nulla insensato. Il respiro dell'anima è il riconoscimento di un’altra anima. Per questo a volte basta solo una parola o un sorriso scambiato con un'altra persona, anche del tutto sconosciuta, per riaprire uno spiraglio nel buio di alcune vite che diventano, loro malgrado, simili a fortezze inespugnabili." (Gianfranco Giudice, da "Con il sigaro in bocca. Il senso di questa vita spiegato a mio figlio", testo inedito)
Paolo Bolzani
La filosofia moderna si dimentica di orientare la sua indagine sull'essere. Essa concentra la propria ricerca sulla conoscenza umana, distogliendo l'attenzione dalla capacità che l'uomo ha di conoscere la verità. Si preferisce concentrarsi sui limiti e sui condizionamenti, generando solo agnosticismo e relativismo.
Bruno Perlasca
Sarebbe un discorso lungo, ma preferisco il relativismo e l'agnosticismo alle verità rivelate e non definibili in nome delle quali si mozzano le teste. 
Paolo Bolzani
Certo i tagliatori di teste a cui noi ci "opponiamo" con il relativismo di "tutte le posizioni si equivalgono". Bisogna capirli perché hanno le loro ragioni. Fuori di provocazione mi chiedo: non è che abbiamo smesso di porci il tema della verità come ricerca del senso di noi stessi e del mondo?.
Paolo Bolzani
Il concetto di verità non è rinunciabile. Non è che nella nostra cultura sta prevalendo, nei confronti di varie pretese di verità, (perché sono state in passato, e sono tutt'ora, all’origine di varie violenze persecuzioni e guerre) una paura che ci porta ad abbandonare il concetto di verità, per aderire al «relativismo scettico»?. Se così fosse faremmo un tragico errore: Il concetto di verità non è rinunciabile. Perché, parafrasando Patočka, la vita umana contiene pure il germe di una vita nella verità, verità finita, non relativa, ma da riconquistare sempre contro tutti i tentativi di ridurre l’uomo a cosa, ad oggetto manipolabile.
Gianfranco Giudice
Attenzione alla verità sotto il segno del relativismo assoluto, anche questo ha la pretesa di essere una verità e tale oggi è considerata...ma a parte questo,il mio testo parla di altro, la verità dell'esistenza di cui parlo io, è sotto il segno della relatività ed irripetibilità della vita di ognuno. Qui io cerco una verità, che non nega affatto il relativo, tutt'altro! Io contesto da sempre la contrapposizione tra verItà e relativo, la verità di ogni esistenza è necessariamente relativa, come la verità storica è segnata dal relativo. Quella che porta a mozzare le teste può essere la verità metafisica, altra questione...
Gianfranco Giudice
Accanto alle verità rivelate, esistono pure le verità vissute. Le prime sono ripetibili, le seconde irripetibili.
Bruno Perlasca
Il relativismo, per come lo intendo io, non significa tutte le verità metafisiche sono accettabili, ma nessuna verità è raggiungibile perché nessuna verità è riconoscibile come tale. Quello che conta è il percorso di ricerca, cioè la verità umana di ciascun individuo.
Gianfranco Giudice
Concordo perfettamente con te Bruno, per me è vero il percorso di ricerca, dunque che la verità sia relativa ad un percorso di ricerca, non significa affatto che non ci sia alcuna verità, come taluni pensano banalizzando le cose. Eppoi io credo che un principio come non fare ad altri quello che non vorresti fosse fatto a te, sia davvero di una ragione universale che nessuno può non riconoscere. In tal caso il relativo davvero coincide con l'assoluto.
Paolo Bolzani
Non sono sicuro di aver capito. Per me l'essere per la verità, è il ricercare il senso di se stessi e del mondo. Questa ricerca per il senso è il tema proprio della umanità "greca" e poi "europea", che diventa non solo idealmente, umanità universale.
Franco Cazzaniga
La dialettica, se mi si consente il termine, fra verità e conoscenza, non è relativismo. I fatti, ovvero ciò che esiste, ovvero l’intero universo, fisico e, perché no, metafisico, sono lo sfondo in cui si muove la ricerca di conoscenza, ma noi non possiamo conoscerli direttamente perché lo strumento che usiamo per rappresentarli, ovvero il linguaggio (e quindi anche il pensiero che è una forma di linguaggio in atto) non ce lo consente per i suoi limiti intrinseci. 
Il linguaggio è comunicazione, e comunicare vuol dire gettare ponti fra le conoscenze, ma si tratta comunque solo di un numero finito di ponti fra un numero infinito di isole: la verità, cioè la radice del vero, ci sfugge. Quella che possiamo conoscere è solo una verità dipendente dal contesto, ovvero dalle isole che sappiamo visitare attraverso i nostri ponti. Ma ci saranno sempre altre isole, altri ponti ed altri viaggiatori.
Gianfranco Giudice
Concordo Franco, come diceva Shakespeare ci sono più cose sotto il cielo di quante ne conosce la tua filosofia, e Spinoza diceva qualcosa di analogo...
‪Paolo Bolzani ‬
‪Da una tua bacheca di qualche tempo fa, Gianfranco, che mi ero annotato. ‬
‪SI FATICA A PENSARE CHE ESISTA UNA VERITÀ ‬
‪Gianfranco Giudice ‬
‪Si fatica a pensare che possa esistere una verità, perché ci si sofferma solo sui molteplici punti di osservazione.‬
‪Paolo Bolzani ‬
‪Ma io preferisco il pensiero di Patočka, che ci dice che la vita umana in tutte le sue forme contiene il germe di verità finita, non verità relativa, ma verità che ha come parametro fondamentale la lotta quotidiana contro tutti i tentativi di ridurre l’uomo a cosa, ad oggetto manipolabile.‬
‪Monica Galanti ‬
‪la somma e il confronto dei molteplici punti di osservazione ci approssima alla verità; la verità scaturisce da innumeri vagabondaggi nel regno plurimo della soggettività; questo per quanto riguarda il cognitivo e l'emozionale. poi ritengo anche che esista un'unica verità che risiede in un principio etico: non nuocere all'altro da sé‬
‪Paolo Bolzani‬
‪Certo e' il rapporto con l'altro da se' che permette a ogni singolo uomo di salvarsi dal relativismo etico: alla base di ogni rapporto con l'altro c'è la forza della comunicazione, del logos, che permette di fuggire dalla solitudine virtuale in cui siamo immersi e di far parte del mondo, come rete di rapporti.‬
‪Gianfranco Giudice ‬
‪La relazione è l'essenza della verità per come è data all'umano di coglierla nel suo essere tempo e storicità. Anche il relativismo non può non fare i conti con un essere stabile, per quanto minimale, il molteplice converge sempre verso un centro, per quanto a volte sembri il contrario..‬
‪Paolo Bolzani‬ 
Dunque, la verità è una relazione!. La verità non è mai assoluta di papa Francesco in “la Repubblica” dell'11 settembre 2013
[...] In secondo luogo, mi chiede se il pensiero secondo il quale non esiste alcun assoluto e quindi neppure una verità assoluta, ma solo una serie di verità relative e soggettive, sia un errore o un peccato. Per cominciare, io non parlerei, nemmeno per chi crede, di verità «assoluta», nel senso che assoluto è ciò che è slegato, ciò che è privo di ogni relazione. Ora, la verità, secondo la fede cristiana, è l’amore di Dio per noi in Gesù Cristo. Dunque, la verità è una relazione! Tant’è vero che anche ciascuno di noi la coglie, la verità, e la esprime a partire da sé: dalla sua storia e cultura, dalla situazione in cui vive, ecc. Ciò non significa che la verità sia variabile e soggettiva, tutt’altro. Ma significa che essa si dà a noi sempre e solo come un cammino e una vita. Non ha detto forse Gesù stesso: «Io sono la via, la verità, la vita»? In altri termini, la verità essendo in definitiva tutt’uno con l’amore, richiede l’umiltà e l’apertura per essere cercata, accolta ed espressa. Dunque, bisogna intendersi bene sui termini e, forse, per uscire dalle strettoie di una contrapposizione...
‪Gianfranco Giudice‬ 
La verità antropologica è la relazione, certo.