.... l’Oasi Sprangata, la Sorgente Turata, la Fonte Sigillata ...
Tutta la visione del Cantico è molto passionale. La visione intellettuale è proprio di una lettura maschile, perché gli organi del corpo che conducono all’anima, e allo sprofondamento in Dio. sono realtà immediatamente pervasi dalle figure femminili del buco, del vaso, delle acque, del giardino.
Nel Cantico dei Cantici lei è l’Oasi Sprangata, la Sorgente Turata, la Fonte Sigillata che, poi, per miracolo, diventa pozzo di acque vive. La poesia più bella mai scritta, un testo sacro, va letta a mente e la voce che la legge non sembra mai essere la propria.
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Tu sei l’Oasi Sprangata
Sorella mia e sposa
La Sorgente Turata
La Fonte Sigillata
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I tuoi scoli sono un
Giardino
Paradisiaco di melograni
Di henné di nardo di frutti
preziosi
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Di nardo e zafferano
Canna aromatica e
Di henné di nardo di frutti
preziosi
14
Di nardo e zafferano
Canna aromatica e
cannella
Di tutti gli alberi d’incenso
La quintessenza d’ogni
profumo
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Oh fontana delle oasi oh
pozzo di acque vive
Oh Libano di cascate
16
Alzati tramontana
Vieni vento del Sud
Soffiate sul mio giardino
Esalino i suoi aromi
Entri il mio Amato nel
suo giardino
Per mangiare quel frutto
prodigioso
prodigioso
Un primo tema è quello degli Amanti, del desiderio del sesso delle nozze della passione carnale. Una ridda di analogie, comparazioni, figure retoriche si susseguono: Lei è colomba lui gazzella o cerbiatto. Lo sfondo dell’idillio amoroso sono le montagne le colline. Essenze di profumi mirra e incenso l’ambientazione è quella del Libano, il Libano come zona “altra” con tutti gli elementi letterari dell’esotismo. La promessa sposa viene da terre altre (Tu sei l’oasi sprangata Sorella mia e sposa sorgente turata fonte sigillata. I tuoi scoli sono un Giardino paradisiaco di melograni)
L'unione fra i due si rappresenta in forme di ripetizioni come ritornelli ( Alzati! (lui)-Non risvegliate il mio amore se non vuole-O figlie di Jerusalem- coro per le nozze-l‘incontro)
Il secondo fulcro tematico del Cantico rimane tuttavia quello dell’Assenza ossia del distanziamento fra due Amanti. Lei cerca Lui vagando per la città perchè: la mandragora manda odore. Troviamo qui gli elementi magici dell’esoterismo e del dionisiaco. La mandragora è pianta velenosa collegata a rituali del sesso, dell’afrodisiaco. Sono rituali ancora oggi legati al piano della stregoneria per gli effetti narcotici (senza scomodare Machiavelli che ne ha scritto una commedia), noti in tutta la zona del Mediterraneo, del Nord Africa e Medio Oriente, costituiti da riti magici e filtri amorosi per riavvicinare l’amato.
Un altro dei temi ricorrenti del Cantico quello di amore e morte, una ulteriore pista di sviluppo sulla riflessione di un tema caro al Romanticismo da Shakespeare a Goethe.
(L’amore è duro come la morte. Il desiderio è spietato come il sepolcro) .
Un terzo passaggio tematico del Cantico, una sorta di ritorno ad anello del tema del Corteggiamento: come una danza, narra del risveglio della Natura che sempre si rinnova con l’avvento della primavera: i fiori della vigna (torna il dionisiaco) il fico, la tortora, la melagrana in un simbolismo classico. Torna quindi l’Amato (oh amato mio che fuggi come la gazzella o il cerbiatto appari sulle alture odorose), in una danza dionisiaca con azioni quasi d’impronta orientale derviscia.