Elegia
La spenta gioia dei folli anniMi è greve, come una confusa ebbrezza.
Ma, come il vino, la tristezza dei giorni passati
Nella mia anima, quanto è più vecchia, tanto è più forte.
Malinconico è il mio cammino. Mi promette fatica e dolore
Il mare agitato del futuro.
Ma io non voglio morire, amici ;
Voglio vivere, per pensare e soffrire;
Lo so che ci saranno dei piaceri
Frammezzo alle tristezze, gli affanni e i turbamenti:
Talora mi inebrierò di nuovo di armonia,
Verserò lacrime sulle mie fantasie,
E forse sul mio triste tramonto
Brillerà l'amore con un sorriso d'addio