sabato 16 gennaio 2016




LE RAGIONI DEL "SÌ" AL REFERENDUM COSTITUZIONALE

Più considero le ragioni dei  comitati per il No (al futuro referendum sulla riforma costituzionale), più mi convinco a votare Sì. Bisogna concentrarsi sulla sostanza reale della riforma, per vedere che quelli del No vogliono solo rimettere indietro le lancette dell’orologio, rifiutandosi di considerare che il bicameralismo paritario ebbe un ruolo positivo in anni lontani, mentre era ed è un ostacolo  se vogliamo veder funzionare l'Italia. Sono disgustato della retorica sulla “migliore Costituzione del mondo”. La riforma  tocca diversi aspetti, inclusa la correzione dei disastri fatti con la riforma costituzionale sulle regioni e le autonomie locali, che la sinistra volle imporre, nel 2001, per contrastare il leghismo. Parlare di cancellazione del Senato e di fine del bicameralismo fin qui esistito, è una balla colossale: il Senato resta dov’è, e diventa una Camera delle autonomie. Che dire poi del solito grido di allarme sull’eccessivo rafforzamento del governo, senza riconoscere che proprio questo è una grande debolezza del nostro sistema costituzionale?.