Mia mamma diceva, quando il chiasso vociante era al massimo in casa: "ma basta insoma" in dialetto mantovano.
sabato 10 dicembre 2016
...VAGARE ANCORA OGGI...
"E quell’uomo separatosi dalla maggioranza, per quanto si sforzasse di spiegare che se fossimo avanzati in una direzione sbagliata senza mutarla, di certo non ci saremmo avvicinati alla meta e ci saremmo bensì allontanati da essa, e che quella meta non l’avremmo raggiunta, del pari, nemmeno se ci fossimo slanciati a cercare per ogni dove, e che l’unico modo per raggiungere la meta era di individuare in base al sole o in base alle stelle quale direzione avrebbe potuto condurci alla nostra meta, e una volta scelta tale direzione, avviarci per essa, ma che per far ciò bisognava prima di tutto fermarsi, e fermarsi non semplicemente per starcene fermi, ma per trovare la giusta via e poi percorrerla con costanza, e che per fare l’una e l’altra cosa bisognava innanzitutto fermarsi e capire quale fosse stato l’errore: per quanto egli ripetesse tutto ciò, non lo ascoltarono.
E i viandanti d’un partito proseguirono nella direzione in cui si stava andando prima, mentre quelli dell’altro partito cominciarono a correre per ogni dove, ma nè gli uni nè gli altri non soltanto non si avvicinarono alla meta, ma non riuscirono nemmeno a trarsi fuori dagli sterpi e dai rovi, e là continuano tutti a vagare ancor oggi.”
Lev Nikolàevič Tolstòj,"Sulla pazzia. Crisi del mondo moderno". Terza parabola.