POLITICA INDUSTRIALE: AGIRE SUL CAPITALE UMANO
La politica industriale, che non voglia dire solo politica per l’industria ma misure di intervento che rendano piu' agevole l'azione delle imprese, e inoltre creino un ammodernamento delle infrastrutture del nostro paese, e' una necessita' sempre piu' pressante, se si vogliano creare le condizioni per la crescita economica e la generazione di posti di lavoro. Questo significa, per la politica, ritornare a riconoscere alla manifattura un ruolo propulsivo fondamentale per il sistema economico nella sua globalita', con ricadute sugli altri settori. Parliamo quindi di azioni su infrastrutture e capitale umano, in funzione della crescita del settore industriale che ha perso il 15% di capacita' produttiva rispetto al livello pre crisi. Parlare di politica industriale vuol dire quindi agire sulle esternalita', cioe' non solo sui servizi direttamente connessi con la organizzazione tecnica ed economica dei processi industriali, ma anche su quelli del welfare - a cominciare da scuola, formazione e sanità - in quanto fattori che portano alla crescita della produttività di sistema e di quella dello stesso settore industriale. Scuola e formazione sono essenziali non solo per migliorare le condizioni di vita dei cittadini ma anche per aumentare la competitività agendo sul fattore determinante in una economia avanzata: il capitale umano