SIGNORE DELLA CATASTROFE IMMOBILE.
Goethe nella campagna romana di Johann Heinrich Tischbein
"Goethe è il Signore delle rovine. Se guardiamo di nuovo il quadro da questo punto di vista, ci si avvede che le rovine non hanno storia; sono sempre state rovine, ruderi, luoghi dell’uccisione e della consumazione. Ma che cosa sono quelle rovine? Sono semplicemente dei monumenti morti, o meglio progettati dentro i laboratori della morte, o dei fantasmi inefficaci, e che tuttavia portano seco un dolore disseccato, una angoscia senza aggressività? Sono resti di un mondo distrutto, o sono piuttosto l’avanguardia frammentata della distruzione? Forse, più del quadro goethiano, sono, quelli, simboli, segnacoli, bandiere; o, più acremente, indizi profetici? Giacché, ora lo rammentiamo, siamo a Francoforte, e Francoforte si gloria di questo Goethe apparentemente ufficiale, in realtà Signore della catastrofe immobile.” Giorgio, Manganelli. “L'isola pianeta (Piccola biblioteca Adelphi) (Italian Edition).” Adelphi.