giovedì 10 agosto 2017



IL CONDOMINIO...PD
Bisogna rileggere IL CONDOMINIO di J.G. Ballard per capire il Pd. Uguale uguale. Nel grattacielo del Pd i protagonisti non si rendano conto, (o non vogliono rendersi conto?), di quanto sta accadendo, di quello in cui si stanno trasformando? Ciò che è fuori dal grattacielo viene avvertito come strano, diverso, sbagliato; è quando sono fuori dal grattacielo che i suoi abitatori si sentono estranei a ciò che li circonda. E per reazione, si chiudono, si isolano sempre più, fanno muro contro chiunque potrebbe intromettersi ed interrompere il loro nuovo gioco. Per molto tempo ancora i condomini si laveranno, sbarberanno o truccheranno, vestiranno come si conviene e usciranno per andare a lavoro. Ma là, in ufficio, a scuola, in studio, saranno come in trance , in attesa di tornare alla vera vita: al grattacielo.
E più il grattacielo va in tilt, si gretola, si crepa, mal funziona, più va alla malora, più i suoi abitatori, desiderandolo, perdono le proprie inibizioni, si liberano di schemi ed infrastrutture mentali e regrediscono.