martedì 7 ottobre 2014



Da amici di Landini a Sentinelle del Tfr?


Da amici di Landini a Sentinelle del Tfr?
Amici di Landini, nostalgici del bicameralismo perfetto e del proporzionale puro (come dire attaccati come una cozza allo scoglio del moderatismo centrista democristiano) ...si sto parlando proprio a tutti voi che fate confusione tra un art. 18, che rimarrarà li dove sta vita natural durante, e il reintegro obbligatorio, ma vi rendente conto che si state trasformando nelle Sentinelle del Tfr? Vi appellate ad uno stato etico, quello stato che deve decidere per voi come e se utilizzare un salario differito, così come quale sia, e su quali valori, debba essere intesa o difesa la famiglia naturale modello Barilla. Non ve la prendete se poi c'è chi sostiene che le vostre posizioni siano frutto di un sostaziale conservatorismo, che presuppone che gli italiani siamo una sorta di idioti da tutelare, a prescindere. Da amici di Landini a Sentinelle del Tfr? Quando ne prenderete coscienza sarà sempre troppo tardi!
  • Paolo Sinigaglia Mi sembri confuso...

  • Nicola Forlani Già mi vedo delle belle manifestioni sileziose che puntano sulla paura, nella convinzione che gli italiani sono strutturalmente un popolo di irresponsabili. E vai con l'allegria e la fiducia nel futuro  Con Landini, e Vendola a far le Sentinelle del Tfr, il massimo delal trasgressione progressista sarà qualche bacetto egualitario, in un travolgente tango del consevatorismo 
  • Paolo Sinigaglia Parli del governo? 

  • Franco Mollo Meglio il modello cicala. Magna e bevi oggi perché "del diman non c'è certezza..."
  • Maurizio Scillitani a me sembra (sembra e quindi posso sbagliare!!) che la boutade di Renzi sul TFR sia l'ennesima dimostrazione che siamo arrivati alla frutta. Nel senso che l'unica ricetta che si riesce a trovare per rimettere in circolo nuovo denaro (che peraltro verrà utilizzato dalle famiglie in difficoltà per arrivare a coprire le necessità alimentari e i piccoli consumi mensili) è quella di mettere le mani in tasca ai soldi che già sono dei lavoratori. Insomma è la dichiarazione di resa circa la possibilità di alimentare il sistema con nuove iniziative: si alimenta l'agonia del malato irreversibile, che potrebbe addirittura tramutarsi in accanimento terapeutico.
  • Franco Mollo Magari alla frutta. Neanche gli avanzi, solo le posate, credo.
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  • Nicola Forlani Ognuno a casa sua applica il modello che più gli aggrada. Io preferesico essere cicala, alimentare i consumi, investire nell'alta formazione per mia figlia in un'università straniera che non mettere da parte il gruzzoletto in vecchiaia per la seconda casa in un'amena località dove attendere l'ischemia cerebrale che mi prota al creatore. Se poi volete dimsotrarmi che non c'è soluzione, che siamo un paese finito, non mi convicete. Il grillissmo, in fin dei conti si manifesta con il pessimismo della volontà. Io preferisco l'ottimismo della ragione. Questione di gusti politici e d iattitudini umane 
  • Paolo Bolzani Cicale, cicale....« È da saggio guardare all'incerto avvenire senza paura e senza speranza. Che ci importa di quello che gli uomini penseranno di noi? Non abbiamo altri testimoni e giudici che noi stessi. [...] Contentati della stima che hai di te e di quella dei tuoi amici. Anatole France, "II procuratore della Giudea" Traduzione e nota di Leonardo Sciascia Sellerio editore pag 19.
  • Franco Mollo Che bello mandare i propri figli a studiare all'estero. È il sogno di molti, figli di lavoratori dipendenti, disoccupati, in cassa integrazione che a male appena possono far diplomare e laureare i figli, e considerate le tasse unuversitarie, sono sempre meno. E per farlo si sottopongono a grandi sacrifici di straordinari notturni, sotto la pioggia e neve. HANNO MESSO DA PARTE QUALCHE RISPARMIO, e non spendere le poche riserve per far piacere a qualche giovanotto che non conosce il lavoro perchè c'era babbo, il partito o qualche amico o Fratello.
    Scopro, leggo, che ci sono famiglie che lo possono farlo perchè evidentemente appartegono a quel 10% di famiglie "ricche" che se lo possono permettere. Quel 10% che ha messo da parte enormi risorse sottratte, a chi negli anni ha risparmiato per fare studiare i figli, e oggi vuole fare come il Gatto e la Volpe con Pinocchio con l'albero dei miracoli.
  • Paolo Bolzani La "sinistra" baluardo che "protegge gli Italiani" con l'deologia ( in consonanza con il grillismo) del “non toccare”: il Tfr, l’articolo 18, la Costituzione, la sanità pubblica, le pensioni, l’agricoltura tradizionale (contro gli Ogm), i piccoli ospedali e i piccoli tribunali, il nostro adorato passato con il chilometro zero e caro ricordo da "piccolo mondo antico".
  • Nicola Forlani Franco, quei lavoratori, il futuro dei proprio figli se lo sono mangiati per anni, vivendo su criteri di ricchezza oggettivi che non esistevano nella realtà, con la pensione di accopagno per la nonna che sfreccia in carriola, con le pensioni di invalidità date come puro assistenzioalismo, con i certificati medici che arrivano tutti il lunedi mattina o quando gioca la nazionale, con la cassa integrazione mentre si facevano il secondo lavoro in nero, con i lavori socialmente utili, con i posti nel pubblico impiego a spalverare incartamenti da spostare da una scrivania all'altra, tra un cappuccino e la letura del quotidiano. Mi fermo qui ma potrei continuare a scrivere un tomo della Treccani. Io, per mia figlia, non voglio un futuro dove debba elemosianre il mio Trf per prendersi un motorino a 40 anni. Voglio che ora abbia l'occasione di potersela giocare (anzi di dirò di più lo pretendo), e che sia lei a preoccuparsi di andarmi a fare la spesa, quando il suo vecchio genitore farà fatica ad arrivare alla fine del mese. Voglio questo per mia figlia!
  • Paolo Bolzani Il punto e' uno solo: in che misura lo Stato debba avere legittimita' e potere d'intervento, e quindi di controllo sulla società. Il "pubblico" deve "assistere a prescindere"o deve "favorire" la fuoriuscita dalle difficoltà socio/economiche? Il Tfr, dentro o fuori, puo' essere una libera scelta, consapevole di lavoratori e imprese?.
  • Paolo Bolzani Piazza Santi Apostoli. . Brillano le parole di Pippo Civati: "Adesso vedo Renzi fare battaglie contro la sinistra come se fosse un leader di destra a furia di frequentare Verdini. Io voglio unire la sinistra non scinderla". Aiuto!! un'altra scissione "unitaria". Ma " Pippo, Pippo non lo sa.... l'unità della sinistra fini' al congresso della prima Internazionale, 1872. E divisa e' rimasta da sempre. Si sente il nuovo Messia?. Ma andiamo!!