IL SENSO DI UNA FINE
Julian Barnes
Einaudi
“[...]Con l’andare degli anni, ti aspetteresti un po’ di riposo, no? Sei convinto di meritartelo. Io lo pensavo, almeno. Poi però cominci a capire che la vita non promuove per merito.
Un’altra cosa: da giovane credi di saper prevedere probabili angosce e dolori della vecchiaia. Ti immagini solo, divorziato, vedovo; coi figli cresciuti che se ne vanno, gli amici che muoiono. Immagini che perderai prestigio, desiderio e desiderabilità. Puoi spingerti oltre e considerare l’avvicinarsi della tua stessa morte che, a dispetto di qualunque compagnia tu riesca a radunarti intorno, dovrai comunque affrontare da solo. Ma tutto questo ha a che fare con il guardare avanti. Quello che ti è impossibile è guardare avanti e immaginare te stesso che guarda indietro dal punto che avrai raggiunto nel futuro. Conoscere le emozioni nuove portate dal tempo. Scoprire, ad esempio, che con il ridursi del numero di testimoni della tua esistenza tende a diminuire l’avvaloramento, e di conseguenza la certezza, di ciò che sei o sei stato. Se anche hai documentato ogni cosa in modo sistematico, in forma di immagini, suoni, parole, puoi d’improvviso scoprire di aver sbagliato le modalità di registrazione dei fatti.[...]"