domenica 15 aprile 2018



SPEAK

Laurie Valse Anderson 


[...] I NOSTRI PROFESSORI SONO I MIGLIORI...
La mia professoressa d'inglese non ha la faccia. Ha i capelli spettinati e dritti come spaghetti che le cadono sulle spalle. I capelli sono neri dall'attaccatura alle orecchie e poi arancione fosforescente nelle punte ricce. Non riesco a stabilire se ha sfanculato il parrucchiere o se si sta trasformando in una farfalla monarca. La chiamerò DonnaPeli.
DonnaPeli perde venti minuti a fare l'appello perché non ci vede. Tiene la testa china sulla cattedra coi capelli che le cadono davanti alla faccia. Passa 
Passa il resto dell'ora a scrivere alla lavagna e a raccontare al muro del libro che dobbiamo leggere. Vuole che scriviamo tutti i giorni nei nostri diari, ma prometterà che non li leggerà. Io scrivo di quant'è strana.
Abbiamo un diario anche per storia e geografia. La scuola deve avere sconti speciali sui diari. Stiamo studiando la storia d'America per la nona volta in nove anni. Altro ripasso della l'aria geografica, una settimana sui nativi americani, Cristoforo Colombo in tempo per il Columbus Day e i pellegrini per il Giorno del Ringraziamento. Ogni anno dicono che arriveremo al presente, ma restiamo sempre incartati sulla Rivoluzione Industriale. In seconda media siamo arrivati alla prima guerra mondiale - e chi lo sapeva che c'era stata una guerra contro il mondo intero? Servirebbero altre vacanze per l'aggiornamento dei professori di storia e geografia.
Il mio professore di storia e geografia è il signor Neck, lo stesso tizio che mi ha urlato di sedermi all'auditorium. Si ricorda con affetto di me: «Ti tengo d'occhio. Siediti in prima fila».
Anche per me è un piacere rivederla, dico a bassa voce. Scommetto che soffre di stress post-traumatico. Sarà un reduce del Vietnam o dell'Iraq - una di quelle guerre trasmesse in tv.[...]