ELEZIONI!!! ELEZIONI!!!.
La politica è sempre più "mera produzione di consenso". Non solo sono spariti i riferimenti valoriali, tramontati con la "fine delle ideologie", ma siamo di fronte a una tendenza che vede vincente la spregiudicatezza, la velocità quotidiana con cui si reagisce sui social o in televisione. Mancando contenuti e progetti le argomentazioni appaiono pressoché uguali, indipendentemente dall’appartenenza. Lavoro, giovani, tasse, etc. Non sono programmi ma slogan vuoti. Allora "elezioni , elezioni" non è che si tratti ormai di un fasullo “inchino” al popolo, una riverenza che serve a dargli l’illusione di contare quale fonte di legittimità effettiva.
La politica è sempre più "mera produzione di consenso". Non solo sono spariti i riferimenti valoriali, tramontati con la "fine delle ideologie", ma siamo di fronte a una tendenza che vede vincente la spregiudicatezza, la velocità quotidiana con cui si reagisce sui social o in televisione. Mancando contenuti e progetti le argomentazioni appaiono pressoché uguali, indipendentemente dall’appartenenza. Lavoro, giovani, tasse, etc. Non sono programmi ma slogan vuoti. Allora "elezioni , elezioni" non è che si tratti ormai di un fasullo “inchino” al popolo, una riverenza che serve a dargli l’illusione di contare quale fonte di legittimità effettiva.