venerdì 3 febbraio 2017



UOMO FORTE? NO GRAZIE! MA...
Uomo forte? No grazie! Ma c'è un ma: non basta dire che non ci piace l'uomo forte, e gridare "che orrore". Bisogna chiedersi come mai sta diventando vincente, e come contrastarlo, modificando il contesto a lui favorevole. Gli elettori Usa hanno scelto l'uomo forte, uomini forti comandano già in Russia e Turchia, in Europa ci sono molti candidati. Se comprendiamo cosa sta avvenendo forse si può fare qualcosa per cambiare direzione. Un contributo alla situazione viene sicuramente dalla espropriazione dei poteri delle democrazie da parte dei mercati, della finanza, dei trattati internazionali: tutto andava bene fino a che sono cessati benefici per le persone, in Occidente, e fino a che hanno incominciato a produrre disoccupazione, precarietà, peggioramento del livello di vita. Ci si è accorti anche che ben poco potevano fare le istituzioni democratiche per arginare il fenomeno. Allora, su quanto avvenuto in Usa, è importante capire che se tanti si rivolgono a un uomo forte è perché pensano che lui, riuscirà dove le democrazie hanno finora fallito. Il tema allora è solo che alle persone occorre restituire la fiducia in una democrazia che prevalga su quelle forze che l'hanno umiliata e sottomessa per evitare che la ricerca dell'uomo forte sia vista come l'unica reazione possibile. Ecco perchè non basta l'invettiva contro Trump e i suoi simili. Se non riusciamo a rovesciare il processo che ha sottomesso le democrazie, con modalità tutte da inventare, ci toccherà subire tutti i Trump del mondo.