sabato 18 agosto 2018


FINALMENTE UN GOVERNO
Chiara Boriosi
No, non c'era nessuna claque ai funerali di Genova, perché non c'era alcun bisogno di organizzarla, purtroppo.
Ieri sera, con molta fatica, mi sono imposta di leggere i commenti sotto il post con cui Conte annunciava l'avvio della procedura di revoca della concessione autostradale, ed erano tutti lì, gli italiani honesti e perbene.
Invocavano processi sommari e forche in piazza, ululavano contro il profitto come se loro vivessero di aria, pretendevano l'immediata nazionalizzazione di tutti i servizi da rendere poi del tutto gratuiti perché "bene comune".
Ma, soprattutto, dicevano tutti la stessa cosa: finalmente un governo che ci ascolta, che fa comandare i cittadini, esaudisce le loro richieste e ubbidisce alle loro imposizioni. Finalmente si fa come diciamo e vogliamo noi.
Ecco, questi sono gli stessi che oggi erano ad applaudire e fischiare al funerale.
E questo oggi è il sentimento collettivo di un popolo ormai dedito al tribalismo, risultato immune ad ogni tentativo di coltivarne una cultura democratica, una consapevolezza da stato di diritto, una comune coscienza civile.
È certamente il risultato di molti e ripetuti fallimenti, questo. Ma non vederne oggi tutta la portata, non comprenderne la capillarità e la capacità eversiva che contiene, non riuscire a ragionare su questo e men che meno a farci fronte, è da incoscienti scriteriati.
Nessuna claque, questo è oggi il popolo sovrano, accanito, livoroso, pieno di odio e sordo ad ogni richiamo di ragionevolezza, figuriamoci poi di rispetto di principi che pure stanno scritti nella nostra Costituzione.
Hic sunt leones e ci stanno sbranando tutti. O ce ne rendiamo conto, subito, e cerchiamo un modo per arginare questa marea montante di inciviltà che demolisce dalle fondamenta tutto ciò che fin qui abbiamo faticosamente costruito, o ci arrendiamo e ci rassegniamo ad essere prigionieri in casa nostra, in attesa che agggente su Rousseau decida la nostra sorte.

#sveglia