mercoledì 8 agosto 2018


STULTUS ERUDITUS
di Giovanni Esposito
LA LIBERTÀ DI SCELTA SUI VACCINI È UN’ILLUSIONE DELLO STULTUS ERUDITIONIS
Dopo gli anni del No senza se e senza ma, i santoni del “no vax” hanno ripiegato su una diversa frase concettosa e sintetica per suggestionare e persuadere gli adepti: non sono contrario ai vaccini, ma al loro obbligo. La virata verso l'astrazione della libertà di scelta è, però, sostanzialmente fallace: invero la scelta per essere libera dovrebbe essere figlia di un ragionamento fattuale che porta ad un convincimento consapevole, ossia cosciente ed informato. 
Da quando questa grama terra ospita “l’uomo sapiente” è risultato evidente che non tutti hanno le medesime capacità mentali medianti le quali le informazioni vengono acquisite dal sistema cognitivo, elaborate, memorizzate e recuperate e la scolarizzazione di massa ha solo minimamente smorzato tale differenza. In altri termini, l'insegnare a scrivere, leggere e far di conti al popolo non lo ha dotato, sic et simpliciter, di maggiori capacità intellettive: infatti è largamente diffusa la specie dello “stultus eruditionis” (non me ne vogliano i miei simili). Inoltre, quantunque vi fosse la capacità per comprendere la materia che si intende approfondire, bisognerebbe possedere la Conoscenza, concetto di gran lunga superiore all'informazione.
Orbene, non vorrei sembrare presuntuoso, ma pur avendo capacità, sia di attribuire un conveniente significato concettuale ai vari momenti dell'esperienza che di comprendere l’idioma italico, superiore alla maggioranza dei miei compatrioti, è saggio dubitare che, sfogliando un generico forum di arte della costruzione (troppo scontato fare rifermento a quello previsto dall’ordinamento costituito, ossia l’Ordine degli Ingegneri), sarei in grado di dare, con ragionevole certezza, ad una squadra di manovali le indicazioni per realizzare un fabbricato in grado di non collassare su se stesso.    
In conclusione, prima di dire “io penso” sui vaccini che “…” sarebbero necessarie le capacità di connettere in maniera critica e consapevole le informazioni acquisite con studi approfonditi, tentativi con validità scientifica e metodo della confutazione. Diversamente lo “stolto istruito” preferisce ripiegare sulla ricerca delle argomentazioni (spesso e volentieri scarsamente accreditate, quindi congetture) che possano avvalorare ciò di cui si è aprioristicamente convinto.