DINOSAURIA, NOI
Charles Bukowski
Estratto da "The Last Night of the Earth Poems"
Il 9 marzo ricorre l’anniversario di morte dello scrittore e poeta Charles Bukowski. La poesia “Dinosauria, noi”, che descrive le storture del mondo e dell’uomo, è stato scritto pochi anni prima della morte.
Recensione di Libreriamo
"Siamo nati così”
Inserita nella raccolta “The last night of the earth poems” (1994), “Dinosauria, noi” è una lunga poesia in cui Charles Bukowski parla dell’essere umano e del mondo distorto in cui egli vive. Si tratta di 74 versi, di lunghezza e ritmo variabile, impregnati del “realismo sporco” che contraddistingue la produzione letteraria dell’autore americano.
Ad una prima strofa di 9 versi ne seguono altri 65 che si leggono tutto d’un fiato. Non c’è punteggiatura, non ci sono versi standard.
“Siamo nati così”, scrive Bukowski; siamo nati “in mezzo a tutto questo”, come se il mondo fosse una grande matassa di problemi, difficoltà, insensatezze. Impossibile districarla, e forse anche inutile.
Siamo nati in mezzo a uomini incuranti degli altri uomini (“tra facce di gesso che ghignano”), in una società all’incontrario (“mentre il ragazzo della spesa del supermercato ha una laurea”), in un ambiente guasto (“mentre i pesci sporchi di petrolio sputano la loro preda oleosa”), dove il sole, che di solito è simbolo di vitalità e splendore, “è mascherato”, i suoi raggi sono come schermati dalla brutalità della vita.
Il lessico disforico è il grande protagonista di questo componimento, in cui tutto è rotto, il cuore è “annerito”, e “le dita cercano la gola/la pistola/il coltello/la bomba”.
L’uomo di Bukowski non nasce cattivo e insensibile. Lo diventa perché immerso in un mondo torbido e privo di bellezza.
Le immagini si susseguono rapide e, come se vedessimo dei velocissimi sketch, siamo indotti a riflettere su quanto la condizione descritta nel componimento sia quella che viviamo oggi: le “malattie nuove”, gli “uomini radioattivi”, il cibo che “diventerà un rendimento decrescente”, le “guerre attentamente matte”. Non mancano, infatti, né i problemi sociali, né le guerre, né le altre storture di cui parla l’autore.
Il sole, che nella poesia compare più volte, alla fine sarà l’ultimo superstite, e resterà ad osservare una terra in silenzio, in attesa del “capitolo successivo”.
DINOSAURIA, NOI
Nati così
in mezzo a tutto questo
tra facce di gesso che ghignano
e la signora Morte che se la ride
mentre gli ascensori si rompono
mentre gli orizzonti politici si dissolvono
mentre il ragazzo della spesa del supermercato ha una laurea
mentre i pesci sporchi di petrolio sputano la loro preda oleosa
e il sole è mascherato
siamo nati così
in mezzo a tutto questo
tra queste guerre attentamente matte
tra la vista di finestre di fabbrica rotte di vuoto
in mezzo a bar dove le persone non non si parlano più
nelle risse che finiscono tra sparatorie e coltellate
siamo nati così
in mezzo a tutto questo
tra ospedali così costosi che conviene lasciarsi morire
tra avvocati talmente esosi che è meglio dichiararsi colpevoli
in un Paese dove le galere sono piene e i manicomi chiusi
in un posto dove le masse trasformano i cretini in eroi di successo
nati in mezzo a tutto questo
ci muoviamo e viviamo in tutto ciò
a causa di tutto questo moriamo
castrati
corrotti
diseredati
per tutto questo
ingannati da questo
usati da questo
pisciati addosso da questo
resi pazzi e malati da questo
resi violenti
resi inumani
da questo
il cuore è annerito
le dita cercano la gola
la pistola
il coltello
la bomba
le dita vanno in cerca di un dio insensibile
le dita cercano la bottiglia
le pillole
qualcosa da sniffare
siamo nati in questo essere letale triste
siamo nati in un governo in debito di 60 anni
che presto non potrà nemmeno pagare gli interessi su quel debito
e le banche bruceranno
il denaro sarà inutile
ammazzarsi per strada in pieno giorno non sarà più un crimine
resteranno solo pistole e folle di sbandati
la terra sarà inutile
il cibo diventerà un rendimento decrescente
l’energia nucleare finirà in mano alle masse
il pianeta sarà scosso da un’esplosione dopo l’altra
uomini robot radioattivi si inseguiranno l’un l’altro
il ricco e lo scelto staranno a guardare da piattaforme spaziali
l’inferno di Dante sarà fatto per somigliare a un parco giochi per bambini
il sole sarà invisibile e sarà la notte eterna
gli alberi moriranno
e tutta la vegetazione morirà
uomini radioattivi si nutriranno della carne di uomini radioattivi
il mare sarà avvelenato
laghi e fiumi spariranno
la pioggia sarà il nuovo oro
la puzza delle carcasse di uomini e animali si propagherà nel vento oscuro
gli ultimi pochi superstiti saranno oppressi da malattie nuove ed orrende
e le piattaforme spaziali saranno distrutte dalla collisione
il progressivo esaurimento di provviste
l’effetto naturale della decadenza generale
e il più bel silenzio mai ascoltato
nascerà da tutto questo.
il sole nascosto
attenderà il capitolo successivo.
(ENGLISH VERSION)
Dinosauria, we
Born like this
into this
as the chalk faces smile
as Mrs. Death laughs
as the elevators break
as political landscapes dissolve
as the supermarket bag boy holds a college degree
as the oily fish spit out their oily prey
as the sun is masked
we are
born like this
into this
into these carefully mad wars
into the sight of broken factory windows of emptiness
into bars where people no longer speak to each other
into fist fights that end as shootings and knifings
born into this
into hospitals which are so expensive that it’s cheaper to die
into lawyers who charge so much it’s cheaper to plead guilty
into a country where the jails are full and the madhouses closed
into a place where the masses elevate fools into rich heroes
born into this
walking and living through this
dying because of this
muted because of this
castrated
debauched
disinherited
because of this
fooled by this
used by this
pissed on by this
made crazy and sick by this
made violent
made inhuman
by this
the heart is blackened
the fingers reach for the throat
the gun
the knife
the bomb
the fingers reach toward an unresponsive god
the fingers reach for the bottle
the pill
the powder
we are born into this sorrowful deadliness
we are born into a government 60 years in debt
that soon will be unable to even pay the interest on that debt
and the banks will burn
money will be useless
there will be open and unpunished murder in the streets
it will be guns and roving mobs
land will be useless
food will become a diminishing return
nuclear power will be taken over by the many
explosions will continually shake the earth
radiated robot men will stalk each other
the rich and the chosen will watch from space platforms
Dante’s Inferno will be made to look like a children’s playground
the sun will not be seen and it will always be night
trees will die
all vegetation will die
radiated men will eat the flesh of radiated men
the sea will be poisoned
the lakes and rivers will vanish
rain will be the new gold
the rotting bodies of men and animals will stink in the dark wind
the last few survivors will be overtaken by new and hideous diseases
and the space platforms will be destroyed by attrition
the petering out of supplies
the natural effect of general decay
and there will be the most beautiful silence never heard
born out of that.
the sun still hidden there
awaiting the next chapter.