giovedì 10 marzo 2022

INEFFABILE PARETE Estratto da " Sorte dell'Europa", Alberto Savinio, Adelphi, 1977



 INEFFABILE PARETE

Estratto da " Sorte dell'Europa",

Alberto Savinio, Adelphi, 1977

[...]L'uomo guarda la vita e il suo animo si annegra. No. Non questo egli aspettava, non questo egli desiderava. L'uomo allora chiude gli occhi e comincia a pensare, ossia dimentica quello che ha veduto. Perché questo lavoro che l'uomo compie con la mente e chiama pensiero, non è se non un modo di staccarsi dalla vita e dimenticarla; ineffabile parete che l'uomo frappone tra sé e la vita, anche quando dice di guardare la vita in faccia e studiarla; come il filo dentro il quale il baco da seta si ravvolge; come l'inchiostro di cui la seppia si circonda, E tutta l'opera dell'uomo - dico l'opera, non il lavoro, ossia la parte più alta del lavoro e animata dallo << spirito >> - ha il fine di creare una Antivita, cioè a dire una vita concettuale che ciascuna condizione della vita naturale oppone a una condizione contraria: alla transitorietà la stabilità, alla mutabilità l'immutabilità, alla moriturità l'immortalismo.[...]