martedì 2 novembre 2021

LE SCARPE DEL SINDACO Racconto tratto da:Sergej Dovlatov. "La valigia".




LE SCARPE DEL SINDACO
Estratto da “La valigia” Sergei Dovlatov

Duecento
anni fa lo storico Karamzin si trovava in Francia e gli emigranti russi gli chiesero: 
– In due parole, cosa succede in Russia? 
Karamzim non ebbe neppure bisogno di due parole. 
– Rubano – rispose... 
Dai salumifici si portano via intere carcasse di bue; dalle aziende tessili, i filati; dalle fabbriche di proiettori, le lenti. 
Si portano via tutto, piastrelle, gesso, polietilene, motori elettrici, bulloni, viti, valvole termoioniche, fili, vetri. 
Spesso tutto ciò assume un carattere metafisico. Parlo dei furti assolutamente arcani, privi di qualsivoglia ragionevole scopo. Sono sicuro che in questa forma esistono solo in Russia. 
Conoscevo un uomo fine, d'animo nobile, istruito, che si era portato via dalla fabbrica un secchio di malta di cemento che, strada facendo, ovviamente si era solidificato. Lo scippatore aveva gettato via il blocco di cemento poco lontano da casa sua. 
Un altro mio amico aveva scassinato una sede della propaganda politica e si sera portato via un'urna elettorale. Se l'era portata a casa e si era calmato. Un terzo conoscente aveva rubato un estintore. Un quarto si era portato via dall'ufficio del suo principale un busto di Paul Robeson. Un quinto, un cartellone pubblicitario di via Skapin. Un sesto, un leggio del club dei dilettanti. 
Io [...] rubai delle robuste scarpe sovietiche destinate all'esportazione [...] Le fregai al presidente del comitato cittadino del Partito. Per dirla in breve, al sindaco di Leningrado (pagg. 32-33)