lunedì 11 dicembre 2017


LOUIS AMSTRONG 
In "Il giro del giorno in ottanta mondi" Julio Cortázar  racconta il concerto   di Louis Armstrong a Parigi nel novembre del 1952 (titolo del racconto  "Louis, grandissimo cronopio"). Così incomincia: 
Sembra che un uccellino dispotico, meglio noto come Dio, abbia soffiato nel fianco del primo uomo per animarlo e infondergli spirito. Se al posto dell’uccellino a soffiare ci fosse stato Louis, l’uomo sarebbe riuscito molto meglio. La cronologia, la storia e altre concatenazioni sono un’immensa sciagura. Un mondo che avesse avuto inizio con Picasso, invece di finire con lui, sarebbe un mondo fatto solo per i cronopios, a ogni angolo i cronopios ballerebbero aspetta e ballerebbero spera mentre Louis, salito su un lampione, soffeierebbe per ore facendo cadere dal cielo enormi pezzi di stelle di sciroppo di lampone, perché ptessero mangiarseli i bambini e i cani.