domenica 20 ottobre 2019




SOGNI.

Perchè non pensiamo al fatto che, per la  vita di ciascuno, il tempo assegnato è unico?.  Spetta a noi il riunire la parte luminosa diurna con la parte oscura notturna, che vorrebbe dire appropriarsi del tempo notturno per congiungerlo come una unica memoria ed una unica realtà. Cercare di vedere il riflesso nell'acqua della parte più segreta di noi stessi.
"Come Bianconiglio del racconto di Alice corriamo perennemente in ritardo, affannati nella ricerca di un evento sempre diverso e che ci apra a nuove comprensioni ma raramente per seguirlo e varcare la soglia per entrare nelle profondità della sua tana. Nel sonno e nel sogno siamo liberi dal tempo."

"Occorre riappropriarsi di questi “ tempi perduti” e, ricordando Proust, ricercare il tempo perduto non più come nostalgica e calda rivisitazione di sensazioni, odori, ricordi di una memoria antica, ma come percorso di ricerca di quel tempo notturno che, appartenendoci e riguardando una unica memoria ed una unica realtà, diventa un ritorno alle nostre antiche origini ed un cammino alla riunificazione."

http://www.il-convivio.it/jung-e-linterpretazione-dei-sogni

Marc Chagall, Sulla città, 1918 Olio su tela di 56 x 45 cm. Galleria Tretyakov, Mosca.