mercoledì 25 gennaio 2017



ANGOSCIA
"Dread" è il termine usato nel 1930 da John Maynard Keynes per dire che cent'anni dopo la società avrebbe avuto una crescente angoscia (appunto dread) nell' affrontare la "grande questione del tempo libero". Keynes scriveva più o meno così: “Tra cent’anni, risolti tutti i nostri problemi economici, ci rimarrà da affrontare la grande questione del tempo libero. Sarà sufficiente lavorare tre ore al giorno e avere libero tutto il resto della giornata”. Questa previsione ottimistica di Keynes potrebbe farci sorridere, se non fosse che la crisi che stiamo vivendo, evidentemente non solo economica, è talmente grave da non consentircelo. Nessun paese al mondo sta andando verso la prospettiva immaginata da Keynes, anche se qualcosa si muove verso quel futuro. . Fatto 100 la durata della vita espressa in ore di veglia (dalle 8 alle 24), nel giro di un secolo il tempo di lavoro medio della popolazione è approssimativamente passato dal 35 per cento al 20 per cento, sostanzialmente in linea con le previsioni di Keynes, con una differenza fondamentale: il tempo libero addizionale non è avvenuto principalmente come riduzione dell'orario di lavoro, bensì come aumento degli anni in cui non si lavora, o perché si studia o perché si è andati precocemente in pensione o perché si vive più lungo che in passato, o perchè si rimane senza lavoro. Questo è stato possibile fino a oggi con lo Stato sociale che fornisce pensione e assistenza. Ma ora anche lo Stato fa sempre più fatica a mantenere il livello di protezione sociale. In questi termini la previsione di Keynes non era così sbagliata, compreso il fatto che ci troviamo a vivere con una crescente angoscia. Ma un'altra angoscia.