RETORICA DELLA SVENTURA.
I media hanno considerevolmente cambiato il nostro modo di vedere il mondo, alterando il nostro mondo ed il reale; anche ciò che del "reale" essi ci mostrano, denota l'incapacità di bastare a se stesso, di convincere della propria esistenza. Di questo perverso gioco siamo tutti complici in segreto, ma anche vittime, proprio come siamo vittime della nostra debolezza di fronte a chi, soffrendo e vivendo il reale, ce lo "sbatte" davanti, ce lo offre alla vista. Così l'umanitarismo, per noi che lo guardiamo, diventa tutto un meccanismo retorico di venerazione dello status di sventura e miseria, da cui traspare la nostra arroganza e mancanza di realtà e di vitalità.
I media hanno considerevolmente cambiato il nostro modo di vedere il mondo, alterando il nostro mondo ed il reale; anche ciò che del "reale" essi ci mostrano, denota l'incapacità di bastare a se stesso, di convincere della propria esistenza. Di questo perverso gioco siamo tutti complici in segreto, ma anche vittime, proprio come siamo vittime della nostra debolezza di fronte a chi, soffrendo e vivendo il reale, ce lo "sbatte" davanti, ce lo offre alla vista. Così l'umanitarismo, per noi che lo guardiamo, diventa tutto un meccanismo retorico di venerazione dello status di sventura e miseria, da cui traspare la nostra arroganza e mancanza di realtà e di vitalità.