domenica 15 gennaio 2017




DOMANDE A PAPA FRANCESCO
A proposito del riconoscimento della Palestina.

Severina Alberti

Da una bacheca. Con rispetto.
Giovanni Bernardini
DOMANDE
Papa Francesco ha ricevuto ieri il presidente della autorità nazionale palestinese ed il Vaticano ha riconosciuto ufficialmente lo stato della Palestina.
Mi permetto di rivolgere, con il massimo rispetto, al Santo Padre e a quanti condividono la sua iniziativa le seguenti domande.
1) Quali sono i confini dello stato palestinese? I palestinesi (loro, non gli israeliani) sono in grado di indicare con precisione i confini del LORO stato? Non sembra. Dire: “questo è il confine fra Palestina ed Israele" vuol dire RICONOSCERE lo stato di Israele, e questo la stragrande maggioranza dei palestinesi non intende farlo.
2) Quale è la capitale della Palestina? Siamo nella identica situazione di prima. Dire che Gerusalemme est è capitale della Palestina vuol dire riconoscere che l'altra parte di Gerusalemme è istraeliana, e nessun palestinese accetta una cosa simile.
3) Esiste un governo palestinese riconosciuto da TUTTI i palestinesi? NO, con tutta evidenza.
4) Esistono una magistratura ed una polizia in grado di far rispettare la legge a tutti i palestinesi? Non sembra. A Gaza si linciano allegramente dei poveracci accusati di essere spie israeliane e non succede nulla.
5) Esiste un esercito regolare palestinese? Alti comandi militari palestinesi?
6) Esistono una banca centrale ed una valuta palestinesi?
7) Dove lavorano, nella loro quasi totalità, i palestinesi, in Palestina o in Israele? Se la quasi totalità degli italiani lavorasse in Francia potremmo parlare di stato italiano?
8) Esiste una rete distributiva palestinese per ciò che riguarda energia elettrica, gas, acqua?
9) Quali sarebbero in uno stato palestinese i diritti dei non musulmani, in primo luogo degli ebrei? In Israele esistono più di duecento moschee, quante sinagoghe esistono a Gaza?
10) Domanda finale, da UN MILIARDO di euro. La Palestina intende vivere pacificamene ACCANTO ad Israele o AL POSTO di Israele?
Attendo risposte. Per ora mi limito a constatare che, AD OGGI, la Palestina è uno stato senza confini, senza capitale, senza un governo unanimemente riconosciuto, senza magistratura, polizia, esercito regolare, senza valuta e senza banca centrale. Uno stato i cui cittadini lavorano quasi tutti all'estero e che non fornisce in proprio servizi essenziali ai suoi cittadini. Uno stato infine che si considera un avamposto nella lotta contro un altro stato.
Con rispetto.