TUTTE LE NOSTRE TRISTEZZE.
"lo credo che quasi tutte le nostre tristezze siano momenti di tensione, che noi sentiamo come paralisi, perché non udiamo più vivere i nostri sentimenti sorpresi. Perché noi siamo soli con la cosa straniera che è entrata in noi; perché quanto ci era confidente e abituale per un momento ci è tolto; perché noi siamo in un passaggio dove non possiamo fermarci."
“Forse ogni terrore è nel fondo ultimo l’inermità che vuole aiuto da noi. Così non dovete caro signor Kappus, sgomentarvi se una tristezza si leva davanti a voi, grande come ancora non ne avete viste; se un’inquietudine, come luce e ombra di nuvole, scorre sulle vostre mani e su quanto voi fate. Dovete pensare che qualcosa sta accadendo in voi, che la Vita non vi ha dimenticato, che vi tiene nella sua mano; non vi lascerà cadere.
Perché volete voi escludere alcuna inquietudine, alcuna sofferenza, alcuna amarezza dalla vostra vita, poiché non sapete ancora che cosa tali stati stiano facendo nascere in voi? Perche mi volete voi perseguitare con la domanda di dove possa venire tutto questo e dove voglia finire? Quando in verità sapete che siete in un passaggio e nulla avete tanto desiderato quanto trasformarvi. "
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R.M. Rilke
Lettera del 12 agosto 1904