PERIODI FELICI
F. Nietzsche, Umano, troppo umano.
471 Periodi felici. — Un'epoca di felicità non è possibile in quanto gli uomini vogliono desiderarla, ma non averla e ciascuno, quando per lui giungono i giorni buoni, impara addirittura a invocare inquietudine e miseria. Il destino degli uomini è predisposto per istanti felici — ogni vita ne ha — ma non per periodi felici. Tuttavia, nella fantasia umana essi continueranno a esistere come l'«al di là dei monti», come retaggio degli avi; infatti l'idea di un'epoca felice la si è ricavata, da tempi remoti, da quello stato in cui l'uomo, dopo l'immane fatica della caccia e della guerra, si abbandona al riposo, distende le membra e sente frusciare intorno a sé le ali del sonno. L'uomo sbaglia se immagina, secondo quell'antica abitudine, di poter anche partecipare, dopo interi periodi di miseria e fatica, a uno stato di felicità di corrispondente intensità e durata.