domenica 12 novembre 2017



GUARDARE ...SENZA GUARDARE
di Gianfranco Giudice (Estratto da "Con il sigaro in bocca")
 «Dunque  l’andare oltre il qui ed ora è una spinta fondamentale per l’uomo, a partire dal nostro sguardo, proiettato sempre in avanti, oltre il presente ed è un’esperienza umana che parte dall’uomo e ritorna all’uomo, questo è certo. Il resto è fede e mistero, ovvero qualcosa in cui si crede proprio perché non si vede. Ti racconto in proposito  una cosa che ho osservato l’altro giorno dalla finestra di casa. Era una  mattina grigia; una vecchia guardava fuori dalla finestra della sua casa, senza guardare nulla. Guardare senza guardare nulla, cosa significa? Sembra una contraddizione , perché  se guardi  dovresti guardare qualcosa di preciso. Eppure capita spesso a tutti noi di guardare senza osservare nulla di preciso, proprio come faceva la signora anziana dalla finestra della sua casa, qui di fronte a me; oppure come hai detto che capita a te a scuola quando ti annoi. Lo sguardo a pensarci bene è apertura d'orizzonte, sete di libertà, perché spinge oltre il qui ed ora, trascende l'immediato. Guardare senza guardare nulla di preciso: forse è l'occhio del nostro spirito aperto sul mondo, quello che sta guardando. Per questo anche alla fine della vita, quando sei vecchio oppure se sei chiuso e costretto in uno spazio ristretto, a volte quello del tuo corpo diventato una gabbia; una finestra aperta sul mondo dà vita, luce ed ossigeno all’anima. Perché sono gli occhi dell'anima, come quelli di quella vecchia l’altra mattina, che guardano senza guardare nulla per potere vivere. Andare oltre questa vita e questo mondo ha a che fare anche con la speranza, che ci proietta verso l’avvenire. Non abbiamo alcuna certezza riguardo alle cose in cui speriamo, ma questo non conta; quel che conta è ciò che proviamo sperando in qualcosa. E’ la tensione positiva  verso il futuro quello che davvero conta, perché questa produce una spinta vitale, apre orizzonti, ci rende creativi e fiduciosi nei confronti della vita che verrà.» ("Con il sigaro in bocca")