RICORDANDO P.P.P.
"Benché di solito, col suono del mattutino che rintoccava sul paese ancora buio, appena tinto dal primo rosa dell'alba, la vita cominciasse prestissimo, quella mattina il raccoglimento della notte pareva pesare ancora sui borghi, anche se il giorno era già abbastanza inoltrato. Per la strada centrale di San Giovanni, immersa nel chiarore che non giungeva a illuminarla, imposte e portoni restavano chiusi: nei borghi verso i campi, le donne, che, appena tornate dalla funzione del mattino, davano il becchime o accendevano il fuoco, facevano i loro lavori quotidiani in silenzio e in fretta, come in qualche triste occasione, una morte o una disgrazia nella famiglia. Davanti all'Enal, tutti i comunisti, i braccianti, i disoccupati, stavano raccolti, quasi in silenzio, aspettando l'arrivo di quelli dei paesi vicini, e tremavano quasi nell'aria gelata dell'alba.” Estratto di: Pier Paolo Pasolini. “Il sogno di una cosa.” Edizione Garzanti.