venerdì 24 novembre 2017


TEMPI ACCELERATI 
Marc Fumaroli [Chateaubriand. Poesia e terrore, Adelphi, Milano 2009], nel capitolo dedicato al rapporto di Chateaubriand  con Louis de Fontanes:
“[...] la modernità fa vivere gli uomini in un tempo pubblico artificialmente accelerato, secondo un ritmo brutale che sconvolge il tempo naturale e quello intimo; per quanto migliorata possa sembrare in superficie la vita umana, essa è interiormente più devastata e più schiava nei suoi movimenti che nei tempi più duri, ma più lenti e fecondi, nei quali la mente e il cuore non erano prematuramente sconvolti da un perpetuo «impatto del nuovo»”. [p. 141]