RISCHI DEL PLEBISCITARISMO
Occorre avere chari quali sono i rischi del plebiscitarismo che fatalmente tende a scivolare verso la negazione del pluralismo e conduce sovente a regimi autoritari o totalitari. Secondo il modello ideale populista, il popolo ha la prima e l’ultima parola su ogni questione, sottopone i rappresentanti al suo controllo costante e delega il capo ad esprimere la sua volontà tra una "consultazione"  e l’altra. Il leader carismatico, che si rivolge direttamente ad esso, salta tutte le forme di mediazione tipiche della democrazia rappresentativa, tende alla semplificazione del messaggio, dal punto di vista del contenuto e del linguaggio, aiutato negli ultimi decenni dai media. Le sue proposte semplici, drastiche e definitive, sono spesso  irresponsabili e  potenzialmente dannose in quanto  refrattarie alle quelle  procedure della democrazia formale che hanno il compito di  correggerle tenendo conto degli aspetti di pluralità ed equilibrio. 
L’elemento più comune della critica populista è l’antiparlamentarismo, e il rifiuto della intermediazione, intesi come reazione all’autoreferenzialità della classe politica dominante. Ma proprio questa volontà semplificatoria non fa che perpetuare la stessa incapacità di rappresentare il pluralismo nella società che si imputa come colpa al sistema vigente. Non è, credo, che la demonizzazione delle istituzioni rappresentative e dei partiti sia la soluzione a fronte della complessità dei bisogno delle forze sociali emergenti. Il "ricorso al popolo" diventa uno strumento di dominio da parte dei nuovi padroni e non un passo avanti della nostra democrazia e rischia solo di produrre nuove frustrazioni con grave danno per l’equilibrio politico e sociale.