Mia mamma diceva, quando il chiasso vociante era al massimo in casa: "ma basta insoma" in dialetto mantovano.
sabato 6 gennaio 2018
BRUCIAMMO ASSIEME
Di Emanuela Fortunato
Una cascata di tende rosse come fossero i capelli delle fiamme. Conoscevo il nome dei rami ardere, conoscevo la durezza dei tronchi. Bruciammo assieme, mentre entrambi cambiavamo sotto i nostri stessi sguardi, sotto le nostre parole gioiose. Passò il tempo, passarono altri amanti, io puntualmente finivo tra le braccia della gente di mare. Da nord a sud, dalle isole fluttuanti alla terraferma. Era un calcolo del destino, un miracolo volgare e bellissimo che cercavo di azzannare, di maledire.
Finimmo per non parlarci più, per ignorarci e la promessa fredda, nella breve distanza tra il mio sguardo ed il suo, di dimenticarci.
Io non l'ho ancora dimenticato.
Lui è già bagnato d'altro mare.
Bruciare da soli, conosciuta la con-fusione delle fiamme, è fuoco che rimane ancora un po' in quel posto in cui non c'è più l'altro e cresce solo il fumo a far male, a stordire.