domenica 24 settembre 2017


DI CASA MIA...
di Antonia Storace
[...] Il cigolio del legno rosso delle sedie della cucina di casa mia, mi ricorda mamma.[...]

Di casa mia, ricordo il cigolio del legno rosso delle sedie. Le sedie della cucina di casa mia erano rosse e cigolavano. Cigolavano soprattutto al mattino, intorno alle cinque. Le sedie rosse della cucina di casa mia si svegliavano prima del sole. Pure mia mamma si svegliava prima del sole. E prima pure delle sedie. Mia mamma si svegliava prima di tutti. Del sole, delle sedie, e di papà. Le mamme si svegliano sempre prima. Non sono neanche certa che dormano davvero, a dirla tutta.
Il cigolio del legno rosso delle sedie della cucina di casa mia, mi ricorda mamma. Sentirlo voleva dire che era sveglia, aveva preparato la macchinetta del caffè, e stava aspettando che venisse su, seduta sulla sedia di legno rosso e cigolante.
Allora io mi addormentavo, mi addormentavo sul serio, cullata dalla certezza della sua presenza, che era rossa e piena, come solo la presenza di una donna con una tempra di fuoco può essere. E non cigolava mai.
Ora, senza più il cigolio del legno rosso delle sedie della cucina di casa mia, e con mamma lontana, devo inventarmi un altro rosso, una nuova ninna nanna, un cigolio diverso, mentre divento io la mia presenza certa, che qualche volta scricchiola e qualche volta no.
Forse, un giorno, avrò una casa tutta mia e una cucina con le sedie di legno rosso e cigolante: mi sveglierò prima del sole e delle sedie, e cullerò il sonno di un bambino appena nato.