venerdì 29 settembre 2017






E CI RICORDEREMO
Di Emanuela Fortunato
E ci ricorderemo di chi ci ha preso per mano e ci ha fatto danzare nel suo mondo. 
Ci ricorderemo di chi col fuoco ha imparato a giocarci, di chi col fuoco convive, di chi fuoco lo diventa senza scendere a patti; di chi pone a difesa del fuoco solamente la spinta, la grinta, la gioia. 
Ci ricorderemo di chi ci ha toccato l'anima senza chiedere rimborsi per l'orrore; di chi non ha timore del presente, di chi al serpente regala a sua volta la mela e infinite altre carezze. 
E ci ricorderemo... di chi il corpo lo accende con un sorriso, con un passo, con il proprio odore e il proprio sesso. 
Ci ricorderemo di chi la porta la apre per sempre e dell'assurdo fa vita e fa vanto. 
Ci ricorderemo di un tango ballato come se fosse altro nuovo ritorno di adesso, come se avessimo il permesso dell'incendio dell'intero mondo.
Ci ricorderemo del sax, del jazz, delle trombe, del blues, delle vibrazioni e delle note a suon di pelle. 
Ci ricorderemo delle sensazioni provate una volta  varcata la porta di quel mondo possibile, dove le parole diventano corpo, dove le stelle si toccano all'altezza del suo sguardo e non è più cenere e pensiero.
Ci ricorderemo di quello straniero di passaggio, di quel bacio rubato tra le dita, e dopo il vuoto.
Ci ricorderemo della fertilità del deserto.
Ci ricorderemo di chi ci ha sorriso...

Io mi ricordo di chi mi ha sorriso.
Ma molto prima del ricordo, mi commuovo e lo assaporo. 
E lo chiamo dolcezza, questo ascolto straniero. 
Il cuore canta tra le fragole.