Mentre i liberali di Forza Italia passano sopra a tutto e si accingono a coalizzarsi con i neo-fascisti di Casa Pound, i Fratelli d'Italia, i leghisti impresentabili, come quel cretino sesquipedale del sindaco di Pontida preso per i fondelli ieri da Gramellini sul Corriere, sull'altro fronte si continua a spaccare il capello in quattro: Civati è troppo a sinistra, Bersani è bollito, Renzi è troppo a destra, Pisapia è troppo morbido, Fratoianni è troppo duro, l'ala sinistra dei 5 stelle troppo forcaiola. Il problema dei progressisti in Italia (chiamiamoli così) è che, se anche fossero maggioranza, non se ne accorgerebbero.