Mia mamma diceva, quando il chiasso vociante era al massimo in casa: "ma basta insoma" in dialetto mantovano.
sabato 5 ottobre 2024
RICORDI....Dimentichiamo le cose che contano....
RICORDI....Dimentichiamo le cose che contano....
Estratto da "Pastorale americana"
Philip Roth
[...] Dimentichiamo le cose che contano poco o quelle che contano troppo?.. “E poiché non dimentichiamo le cose solo perché non contano, ma le dimentichiamo anche perché contano troppo (perché ciascuno di noi ricorda e dimentica secondo uno schema labirintico che rappresenta un segno di riconoscimento non meno caratteristico di un’impronta digitale), non c’è da meravigliarsi se le schegge di realtà che una persona terrà in gran conto come parti della propria biografia potranno sembrare a qualcun altro, che, diciamo, ha per caso consumato diecimila cene allo stesso tavolo di cucina, una deliberata escursione nella mitomania.” [...]
[...] È stupefacente come si ricordi ancora con tanta precisione tutto ciò che era così immediatamente visibile nella nostra vita di compagni di scuola. Altrettanto stupefacente è l’intensità del sentimento che ci assale vedendoci oggi. Ma la cosa più stupefacente di tutte è che ci stiamo avvicinando all’età che avevano i nostri nonni il 1° febbraio 1946, quando ci presentammo per la prima volta alla sede distaccata della scuola come studenti del primo anno. Il fatto stupefacente è che noi, allora senza la minima idea di come sarebbero andate le cose, oggi sappiamo esattamente cosa accadde. Che ci siano i risultati per il corso del gennaio 1950 - che si sia risposto alle domande alle quali non si poteva rispondere, che si sia svelato il futuro - non è stupefacente? Essere vissuti: e in questo paese, nel nostro tempo, e da quelli che eravamo.[...]