sabato 21 novembre 2020



VERGOGNE.
Mia mamma. 
Un dialogo sulle "vergogne".

Paolo: Le "vergogne" per mia mamma avevano due significati: gli organi sessuali, e cio' di cui vergognarsi (fatti, atti, pensieri). "A 'tse  vergugnus" voleva dire sei schifiltoso, ma anche ritroso, pudico. La raccomandazione di non mostrare le vergogne, era un suggerimento a non dire troppo del tuo intimo perche' potrebbe essere frainteso.. 
Roberto:  Me li ricordo di più, nel nostro dialetto, come "vargogni" e "vargugnus". "Vargugnus", specie se riferito a un bambino, aveva anche l'accezione di timido.
"Svergugnada" aveva il senso di puttanella.
Interessante che solo noi fra gli animali riteniamo gli organi sessuali una vergogna e quasi solo noi riteniamo il sesso una cosa da fare nell'intimità, non visti, anche se più che legittimo. Che sia meglio non essere disturbati da altri attorno è ovvio, ma che ci si debba vergognare se ti vedono è solo dell'essere umano.
Ma forse la vergogna stessa è solo dell'essere umano. Gli "altri" animali sono più furbi.

Espulsione dall'Eden. Masaccio