LA VITA È BELLEZZA
Estratto da "Dostoevskij"
Stefan Zweig
[...]La vita è bellezza, ma solo nella sofferenza trova un senso[...] (pag. 118 ed. Castelvecchi).
Zweig coglie l'essenza tragica, la vicinanza con l'abisso, la dimestichezza con i demoni, l'esperienza di Dio come tormento, il male e la perdizione come occasione di salvezza e redenzione, l'oscillazione tra generosità e dissolutezza, la centralità assoluta dell'anima. Kirillov, Satov, Raskol'nikov, Karamazov: i suoi personaggi, per Zweig, vivono nell'agitazione, intorno all'anima si forma il loro corpo, le passioni plasmano le loro figure.