martedì 5 novembre 2024

RICORDI "AL SOP" P.b.

RICORDI: "AL SOP"
P.b.
Mio fratello Roberto mi ha ricordato una piccola chicca di nostro padre.
Il "tabacchino"  (tabaccaio) di San Benedetto Po, (anonimo
e non riconoscibile) soprannominato "al Sop" (lo zoppo), la cui figlia Brunina piuttosto  caruccia era sua compagna di classe),  quel giorno si accorse che era sparita la sua bicicletta (con un pedale bloccato essendo zoppo) dalla rastrelliera davanti alla tabaccheria. Girava disperato per il paese chiedendosi chi potesse avergli preso la bicicletta, chi fosse a S.Benedetto l’altro disgraziato come lui.  
Nostro padre. 
Uscito dalla tabaccheria si era acceso al tuscan e si era diretto, bicicletta alla mano, a la Busa (taverna) dove l’aveva parcheggiata per la rituale briscola con Rumanu e Mignulin. 
Solo dopo cercando di tornare a casa si era accorto che non era il suo biciclun. 
La bicicletta giusta non la beccava mai come quella volta della sella rossa.
Una domenica era andato a messa (come al solito entrando in chiesa in ritardo e camminando tranquillo nell’andata centrale durante la predica di Monsignore) con la bicicletta della mamma perché forse al biciclun aveva una ruota a terra. 
Era tornato a pranzo un po’ tardi ed era stato sgridato da la Marieta (così chiamava nostra madre Maria) non solo perché era tardi ma perché era tornato con una bicicletta che non era della mamma.
"La mea la gà la sela rota!!" 
Malvolentieri, col caldo, affamato, era tornato da Maseula (Mazzola  il biciclettaio) Finalmente arriva con un’altra bicicletta e polemico "ecu, ag l'ala, claché, la sela rosa??" (Ce l'ha, questa, la sella rossa?)
Genitore era sicuro di sè, viste le sue non perfette abilità uditive, come quelle di  noi due fratelli (Udito dal pupà forse guastato dal cannone in guerra, le nostre forse da otite curata con l'olio).