RICORDI: LA NUOVA SCUOLA
Giacomina Merloni
Fino a metà della terza elementare, la scuola che frequentavo era un vecchio edificio sulla cui facciata spiccava ancora, enorme, il monito: "Credere Obbedire Combattere".
Per l'espletamento dei bisogni corporali c'era un bugigattolo all'esterno con un buco rotondo...nemmeno una turca.
Finalmente arrivarono delle sovvenzioni e la Scuola Nuova venne costruita.
Quando c'era da recitare poesie - che poi erano discorsetti da imparare a memoria - nelle varie ricorrenze (4 novembre davanti al monumento dei caduti, Festa degli Alberi e non so che altro), l'incaricata era SEMPRE la sottoscritta, che aborriva questo genere di cose, causa timidezza patologica.
Ma finché si trattava di "recitare" davanti al Sindaco, al Parroco e a qualche altro notabile locale, poteva andare.
Ma l'Inaugurazione della Scuola Nuova! Chissà quanta gente ci sarà davanti allo scricciolo Giacomina: tutta 'sta folla muta tutti con le orecchie tese (il Presidente Gronchi NON venne).
Ero terrorizzata all'idea, ebbi incubi la notte, avevo la speranza vana di un ricovero urgente.
Successe che la mattina dell'Inaugurazione mi svegliai con una febbre da cavallo e, con mia grande gioia, la "poesia" fu recitata dalla mia sostituta, orgogliosa e felice.