sabato 14 dicembre 2019


RICORDI: IL TELEFONO
Bruno Fasoli

Lo squillo solitario di un telefono a filo. Più volte, ignoravamo chi ci fosse dall'altro capo, mentre il cuore ci batteva a cento all'ora. Una volta risposto, si rivelava la voce e la cornetta diveniva subito calda, avvolgente; piccolo ponte, tra l'orecchio e le labbra.
E poi alla fine:
- dai, riattacca tu.
Queste dieci righe sbiadite, inodori e insapori, come lo ore trascorse in questo giorno selvaggio, sono mie🌈, per "commemorare" la scomparsa di un oggetto meraviglioso, amico, oserei dire. 
Quel che segue è una bellissima poesia di Valentino Ronchi, che vale la pena leggere , sempre che lo vogliate.

"Nella casa solitaria trilla un telefono
di quelli a filo, sul tavolino apposta, sul centrino e le guide telefoniche stipate sotto, nel mobiletto. Ci vorrebbe un cuore da liceale a sobbalzare prima che la madre risponda, intuire se è per lei e chi è, nome nuovo o sconosciuto, una compagna o un compagno. Saltare lo sguardo del padre alla tavola e buttarsi verso il nuovo mondo in corridoio, sotto vecchi quadri di marine. Ma la casa è vuota, le madri chissà dove sono e le ragazze ormai sono tutte quante uscite."
V. Ronchi