giovedì 12 dicembre 2019


RICORDI: IL RITRATTO
Giacomina Merloni

Era l'estate dei miei 17 anni, e finalmente ebbi il permesso per una vacanza al mare con un'amica e sua sorella, che aveva già 23 anni.
Già sul pullmann conoscemmo coetanei e stringemmo amicizie, e le note di "Azzurro", cantate a squarciagola, ci accompagnarono a Igea Marina.
La pensione era familiare e ci si stava da dio, c'erano parecchi giovanissimi e in breve si formò una compagnia dove l'allegria non mancava mai.
Una sera ce ne stavamo in un bar sulla spiaggia raccontando barzellette a volte osé (che io non sempre capivo...)
Entrano due giovani uomini (non ragazzi come noi) e si siedono a un tavolo vicino.
A volte guardavano verso di noi e uno dei due scarabocchiava su di un tovagliolo di carta, con una matita.
Dopo un po' si alzano e se ne vanno. Evidentemente erano di passaggio.
Curiosità del gruppo: che cavolo faceva il tipo assorto, con la matita?
I miei amici si precipitano al tavolino appena lasciato vuoto. Subito dopo sento: "Ma è la Mina...!"
Solo io resto al mio posto: non voglio vedermi.