RICORDI: UNA CATTIVA AZIONE
Marianna Saraceno
Questo ricordo non è mio, ma lei me l'ha raccontato insieme a tante, tante altre cose brutte e belle della sua lunga e travagliata vita, e d'altronde lei non sarebbe in grado di scriverlo; pur avendo percorso una strada lunga e ricca, non può farlo , allora le ho prestato la mia penna, con gioia! Ecco il racconto.
Quando nacque il suo bambino, sessanta anni fa, lei era giovane , anche se vecchia di tante storie.
Uscita dall'orfanotrofio fu messa a servizio a casa di un vedovo con un figlio, aveva 10 anni.
Passarono un po' di anni dal suo ingresso in quella casa e, come succede, il rapporto si trasformò fino a che lui decise di sposarla. Credo sui 17/ 18 anni, non gliel'ho mai chiesto. Il matrimonio durò poco perchè lei non resse un rapporto che risultava sempre più violento. Scappò di casa e cercò di vivere arrangiandosi come meglio poteva.
Quando nacque il bambino, quindi, lei non aveva nulla , e nulla voleva chiedere. Voleva cavarsela da sola col suo piccolo.
La carrozzina costava cara per le sue possibilità, anche se era indispensabile. Come fare? Certo, si ricordò di aver vista una carrozzina bella nell'androne della casa di lusso. Stava lì, e la notte poi non passava nessuno.
Una notte lei ed un'amica presero l'iniziativa, rubarono la carrozzina. Così lei poté portare al parco il piccolo.
Si risollevò in qualche modo e, a distanza di un paio d'anni, lasciò una busta nella portineria della casa di lusso; dentro c'era un ringraziamento scritto con la sua infantile calligrafia e il corrispettivo in soldi del valore della carrozzina.