UNA FINESTRA SUL MONDO
Pietro Cazzaniga
Pigiati stretti stretti sopra un bus sostituitivo andiamo a Saronno. In piedi viaggiamo come tessere di un domino. Scopro che la tizia non giovane, molto magra, dai capelli lunghi e chiari che prende sempre il mio treno è di una gentilezza squisita. Chiacchiero con un tizio simpatico mezzo cingalese mezzo brasiliano innamorato dell'Italia (e ahimè Salviniano) che parla della Germania (non gli piace come mangiano i tedeschi) e dello Tsunami di 15 anni fa. Dopo una pausa mi racconta degli improbabili mix di succo di banana e birra, succo di mele e birra che ha visto in Germania. Nel frattempo mi cade l'occhio sullo smartphone di un tizio che si è riuscito a sedere e che si trova proprio di fianco a me. Compulsivamente cerca foto su Instagram cliccando mi piace su ogni uomo che sia barbuto o svestito (meglio se entrambe le cose). Scopro così che per qualcuno è normale distribuire a caso cuoricini a perfetti sconosciuti che mostrano i pettorali pelosi. Più che un viaggio della speranza su un bus strapieno quella di oggi è una gita d'istruzione, una finestra sul mondo...