sabato 4 gennaio 2025

CRONACA DI UN AMORE Michelangelo Antonioni



CRONACA DI UN AMORE 

Michelangelo Antonioni 

Recensione

Rivisto su Mubi restaurato

È l'anno 1950 quando l’allora trentottenne Michelangelo Antonioni firmava la sua prima regia con Cronaca di un Amore. Il film inizia come un noir, con l'indagine verso Paola, e prosegue come una tragedia greca. Paola e' una vittima del suo passato, periodo in cui amava il ragazzo della sua amica. Nel suo successivo periodo in cui si sposa e' come se ella fosse in trappola, volendo placare il suo amore passato con il materialismo di una vita nella ricchezza. L'amore passato con Guido si riaccende gradualmente, anche se ognuno si vede cambiato dopo la tragedia in cui perse la vita un amica di Paola e ragazza di Guido. Dunque  la tragedia getta nell'abisso non solo la povera vittima, ma anche lo stato d'animo dei protagonisti. La loro occasione  credono di averla reincontrandosi e sbarazzandosi del marito di Paola. Ci si interroga sull'etica e sul senso di colpevolezza, sul provare a comprendere attraverso questa cronaca di un amore, cosa sia realmente il sentimento e cosa sia realmente il desiderio che prende vita. Dunque volere la morte di qualcuno e' incitarla ad avvenire?

Antonioni, al suo esordio con questo film , e' eccezionale nel dipingere  una storia che supera la sfera del neorealismo e si incentra sul tema dell''inganno. Straordinaria la centralita' dell'azione, con un punto di prospettiva che verte sempre al centro della ripresa, mentre gli attori sembrano sentirsi a loro agio, con un'inquieta Lucia Bose', e un fragile Massimo Girotti. A livello tecnico Antonioni  attua riprese di spalle (come ad indicare che il personaggio di spalle non e' inserito nella scena come attivo ma piu' come passivo). Un esempio tipico e' l'investigatore che quando ascolta i racconti del professore nella scuola e' di spalle appunto perche' non e' lui il principale attore attivo. Abili inoltre alcuni primi piani della Bose' e Girotti (sono pochi ma molto impressionisti). La storia inoltre si muove inizialmente con stile noir, e le musiche di Giovanni Fusco sono coerenti a questo compito di rendere l'atmosfera tale. Cronaca di un amore e' un film unico, di un clima suggestivo, che rende la citta' di Ferrara adatta a questo scopo.

Antonioni, sul tema dell'inganno, coinvolge lo spettatore  in un mosaico psicologico in cui sembra che niente possa tornare indietro. Rimane solo l'illusione del domani e il desiderio di uscire fuori dalla vita comune vivendo un amore in cui passato e presente diventa un tutt'uno, con il desiderio nascosto  che sfocia  nelle soluzioni piu' amare.