IL PROFUMO DEL TEMPO
Byung-Chul Han
Recensione
Vale Flip
L'incipit. " Il nome della crisi odierna del tempo non è accelerazione. L'epoca dell'accelerazione è già conclusa. Ciò che noi ora avvertiamo come accelerazione è infatti soltanto uno dei sintomi della dispersione temporale. L'odierna crisi del tempo risale a una discronia che porta a disturbi temporali e alterazioni differenti nella percezione del tempo. Al tempo manca un ritmo che gli dia ordine, per questo va fuori tempo. La discronia fa, per così dire, agitare il tempo. L'impressione che la vita acceleri deriva, in realtà, dalla sensazione di un tempo che si agita disorientato...Responsabile della discronia è anzitutto l'atomizzazione del tempo."
Il perché. I giovani, quelli che abbiamo chiamato "digital native", non hanno percezione dei cambiamenti nel sociale che si sono verificati in tempi eccezionalmente rapidi; tanto rapidi che quelli che sono vecchi li hanno vissuti e li ricordano. I giovani hanno trovato un mondo dove le notizie si apprendono in tempo reale , le informazioni sono immediatamente alla portata di tutti, le lettere arrivano via mail, la possibilità di conoscenza è più capacità di interconnessione che di approfondimento. Una realtà in cui l'arte sempre più raramente è bellezza, dove si è dato via libera alla volgarità, al deteriorarsi delle relazioni interpersonali.
Il come. Byung-Chul cerca di mostrare come questo sia avvenuto, cerca di ricostruire/ristrutturare un percorso anche citando a sostegno il pensiero di filosofi autorevoli, cerca di ricondurre all'arte di indugiare. È l'otium dei romani? Non proprio. La sua è una proposta di fermarsi un attimo, di acquisire almeno contezza di quello che stiamo vivendo , di come stiamo vivendo, consapevolezza che sarebbe anche possibile vivere altrimenti, migliorando la qualità di vita e di relazione.
Discorso interessante e declinato con capitoli brevi e linguaggio chiaro.